Virginio Clerico
Virginio Clerico (27 maggio 1855 – 5 giugno 1914) ex sacerdote, divenuto evangelico fu evangelista valdese.
Biografia
Nato a Genova, era figlio del ricco proprietario terriero Giorgio e di Teresa Campora. Entrato giovanissimo nell'ordine dei Carmelitani Scalzi, assunse il nome di Padre Domenico e fu più volte inviato come predicatore a Torino e in altre zone del Piemonte.
Tornato a Genova, entrò in contatto con i pastori Ljudevit VuliÄević e Giovanni Davide Turino, maturando la decisione di abbandonare l'ordine. Divenuto evangelico, si trasferì a Firenze e cercò di essere assunto come ministro della Chiesa Valdese. Dopo aver ricevuto un netto rifiuto, aderì alla Chiesa Cristiana Libera nel settembre del 1891, esperienza che però si concluse dopo pochi mesi.
Nel marzo del 1892, grazie all'aiuto di Giovanni Luzzi, iniziò gli studi presso la Facoltà valdese di Teologia. A causa di contrasti con il professor Emilio Comba nel novembre dello stesso anno abbandonò gli studi, iniziando a frequentare la comunità anglicana fiorentina.
Trasferitosi a Ginevra nel marzo del 1894, entrò in contatto con Eduard Herzog e gli ambienti del vetero-cattolicesimo svizzero. Su consiglio del vescovo, si iscrisse alla facoltà vetero-cattolica di Berna con l'intenzione di intraprendere la carriera ecclesiastica nel Canton Ticino. Abbandonato il progetto, ritornò in Italia e nel novembre del 1895 si sposò a Firenze con la colta diciottenne Lisa Deisenseer.
Riavvicinatosi alla Chiesa Valdese, fu assunto come evangelista dal Comitato di Evangelizzazione e mandato in prova a Genova. Nel dicembre del 1896 fu trasferito a Roma, con l'incarico di predicare a Poggio Mirteto e Forano Sabina, località in cui collaborò con Luigi Angelini. In seguito fu inviato a Napoli (1898-1899), Benevento e Campobasso (1899-1900), Orsara di Puglia (1900-1903).
Nel dicembre del 1903 fu trasferito a La Maddalena per rafforzare la locale comunità evangelica, nata per opera del pastore Giuseppe Quattrini. Essendo in quegli anni l'unico evangelista valdese in Sardegna, nella primavera del 1904, su richiesta del capodistretto Giosuè Tron, fece un lungo e difficile viaggio nell'isola madre, visitando le comunità di Cagliari, Iglesias, Sassari, Alghero e Tempio.
Nel febbraio del 1905 il Comitato di Evangelizzazione lo trasferì a Trapani, località dove rimase fino al giugno del 1908. Ritornato a La Maddalena, partecipò insieme alla moglie alla commemorazione funebre di Giuseppe Garibaldi a Caprera. L'occasione permise alla coppia di rinsaldare il rapporto con Francesca Armosino, l'ultima moglie del generale.
Durante la sua permanenza sull'isola, Clerico riuscì a far crescere la comunità, alternando all'attività di evangelizzazione una lunga serie di conferenze a carattere storico e pedagogico. Estremamente sensibile alle questioni educative, aiutò sua moglie e sua suocera a organizzare nella casa pastorale corsi di italiano, francese, inglese e tedesco. Tale attività fu pesantemente osteggiata dal clero cattolico e soprattutto dalle suore vincenziane, il cui convento – fondato nel 1903 – venne presto dotato di scuole infantili, scuole superiori, una scuola di musica e di lingue.
Colpito da un attacco di epilessia, morì il 5 giugno del 1914.
Fonti archivistiche
Archivio Tavola Valdese (in ATV), Serie XI, cartella 236, Clerico Virginio.
Bibliografia
C. Ronchi, Storia di Virgilio Clerico, Chiese contro, in «Almanacco Gallurese», anno 2000/1, Sassari, Giovanni Gelsomino Editore, pp. 222-226.
C. Ronchi, L'isola protestante. Storia della Chiesa valdese di La Maddalena, La Maddalena, 2007.
- A cura di Luca Pilone