Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia

Stefano Revel

Stefano (Etienne) Revel (28 agosto 1846 – 4 gennaio 1930) pastore valdese, durante la prima guerra mondiale cappellano dei militari ricoverati presso gli ospedali emiliani.

Biografia

Nato a San Germano Chisone, era figlio di Etienne, conciatore, e di Catherine Ribet. Sposò Mary Stuart Noaks (1855-1945) di Londra, con la quale ebbe numerosi figli, dei quali sopravvissero, almeno all’infanzia, Caterina, Stefano, Alice, Alessandro Paolo, Emilia, Guglielmo, Umberto.

Dopo gli studi classici compiuti alla Scuola Latina di Pomaretto e al Collegio valdese di Torre Pellice, frequentò per tre anni la Facoltà valdese di Teologia di Firenze; per due anni compì il perfezionamento teologico a Londra, dove fu anche secondo pastore nella chiesa francese di Bayswater.

Tornato in Italia nel 1874, dopo un breve ministero di due mesi a Lucca, dove era già stato come candidato al pastorato nell’estate del 1871, fu a Verona all’inizio del 1875. Nel settembre di quello stesso anno fu consacrato e inviato dal Comitato di Evangelizzazione come pastore evangelista a Guastalla, con la cura di Suzzara: durante il suo ministero in quella zona compì diversi viaggi accompagnando i colportori del “Carro biblico” fino al Veneto. Trasferito fra il 1878 e il 1880 a Castiglione delle Stiviere, dove era sorta una piccola comunità composta da alcune famiglie che si erano radunate intorno a Bortolo Campetti, proprietario di un piccolo setificio, si occupò anche della scuola evangelica di Guidizzolo.


Nel 1880 fu inviato a Caltanissetta, dove una Chiesa valdese era sorta grazie all’opera dell’ingegnere delle ferrovie Liborio Coppola, il quale aveva radunato in casa sua un gruppo di persone interessate alla predicazione evangelica; in seguito alle visite dei pastori Augusto Giovanni Malan, Alfio Bellecci e Giosué Tron era stato preso in affitto un locale di culto, il cui custode era un vecchio soldato di Garibaldi. Durante qual periodo visitò alcune località limitrofe, tra le quali Castrogiovanni su invito di Angelo Deodato, Villarosa chiamato da Carmine Zuccarello, convertito a Pinerolo durante il servizio militare, Campobello di Licata grazie a Pasquale Barbera, già membro della Chiesa Militare di Luigi Capellini a Roma.

I nove anni della sua permanenza in Sicilia furono molto duri sia a causa dell’ostilità della popolazione nei confronti degli evangelici e del pastore in particolare, culminata in episodi di violenza, sia per motivi familiari, dal momento che perse cinque figli.

Nel 1889 Revel fu trasferito a Rio Marina, nell’Isola d’Elba, dove esisteva da alcuni anni una comunità formata dalle famiglie dei minatori, con la cura di Portoferrario, Rio Castello e Piombino, sede di un’industria di latta con maestranze gallesi, per le quali organizzò culti in lingua inglese. Dopo sette anni, nel 1894, divenne pastore a Pisa dove rimase fino al 1901, visitando a più riprese Lucca, Viareggio, Barga e nel 1895-1896 ancora Rio Marina.

Nuovamente inviato a Caltanissetta nel 1901, su richiesta del Consiglio di chiesa, vi trascorse tre anni accolto con un diverso atteggiamento dalla popolazione, ebbe l’occasione di accompagnare alcuni visitatori inglesi interessati alla realtà siciliana.

La sua ultima destinazione, dal 1904 al 1916, fu la Chiesa valdese di Mantova con la diaspora di Guastalla, Codisotto, Marmirolo, Guidizzolo e Castiglione delle Stiviere, che erano state le prime comunità visitate all’inizio del suo ministero. Dall'inizio della prima guerra mondiale aggiunse ai normali compiti pastorali, quello di cappellano dei militari valdesi feriti accolti negli ospedali emiliani.

Emeritato nel 1916 si trasferì a Roma, dove si occupò dell’istruzione religiosa dei ragazzi ospiti dell’Istituto Gould e dell’accoglienza dei visitatori nel tempio valdese di piazza Cavour.

Morì a Trieste il 4 gennaio 1930.

Fonti archivistiche

Archivio della Tavola Valdese (in ATV), Serie IX, cartella 101, Revel Stefano.

Pubblicazioni principali

S. Revel, Tra pastore Evangelico e Cattolico Romano. Osservazioni, Roma-Firenze, Claudiana, 1881.

Bibliografia

P. Bosio, Per non dimenticare. Ricordi di alcuni veterani, Roma, Tip. Sociale, 1926, pp. 25-36.spazio
Stefano Revel, in «La Luce», n. 2, 8 gennaio 1930.spazio
Etienne Revel, in «L’Écho des Vallées», n. 1, 17 gennaio 1930.

Immagini

  • A cura di Gabriella Ballesio
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