Gustavo Bert
Bert Gustavo (15 dicembre 1861 – 27 febbraio 1941) maestro evangelista della Chiesa Valdese.
Biografia
Nato a San Giovanni (ora Luserna San Giovanni) il 15 dicembre 1861, era figlio di Alexandre, geometra e segretario comunale di Torre Pellice, e di Alexandrine Malan.
Coniugato in prime nozze nel 1892 con Caterina Perrou, si risposò nel 1902 con Jenny Rostan (1868-1951).
Dopo i primi studi alla Scuola Latina di Pomaretto e il ginnasio superiore al Collegio valdese di Torre Pellice, frequentò per tre anni la Scuola missionaria per evangelisti di Sainte-Philomène creata dal pastore Léon Pilatte a Nizza e, terminati gli studi teologici, si recò in Tunisia dove, a causa di motivi di salute, non poté restare a lungo.
Tornato in Italia conseguì il diploma magistrale presso la Scuola normale di Pinerolo in vista del suo servizio come maestro evangelista nella Chiesa valdese. La sua prima sede, nel 1885, fu la scuola evangelica di Napoli, quindi fu trasferito a La Salle e Courmayeur, dove insegnò e predicò dal 1887 al 1905, visitando anche Morgex, Pré St. Didier e Derby. Grazie al suo impegno nella piccola comunità valdostana fu inaugurata nel 1900 a La Salle una cappella con annessa aula scolastica e alloggio per il pastore. Nel 1901 la moglie Caterina morì di parto.
Trasferito nel 1905 a Carema, nella bassa Valle d’Aosta, estese la sua opera ai villaggi di Andrate, Settimo Vittone, Pont St. Martin, Gressoney St. Jean, Gressoney la Trinité e Donnaz, e nel 1907 giunse con la seconda moglie e i figli a Viering, dove da alcuni anni era sorta una Chiesa valdese, da dove visitò Champ-de-Praz, Verrès, Issogne, Monjovet, spingendosi fino a St. Vincent, Châtillon e nelle vallate limitrofe. Durante i sei anni della sua permanenza a Viering fu chiamato a sostituire o aiutare i pastori di Aosta, Giacomo Marauda prima ed Emilio Rivoir poi.
Nell’autunno del 1914 il Comitato di Evangelizzazione della Chiesa Valdese decise di inviarlo in Abruzzo, dapprima a Tocco Casauria sulla Maiella, quindi a Borrello, affidandogli la cura di Castel del Giudice, Monteferrante, Castel di Sangro, Pescolanciano e Schiavi d’Abruzzo.
Nel 1923 lasciò l’Abruzzo per tornare in Piemonte, dove la Tavola Valdese gli affidò le chiese di Coazze (solo per un anno) e di Susa, da dove visitò i villaggi circostanti di Venaus, Giaglione, Gravere, Chiomonte, e stabilì ottime relazioni con la Chiesa battista di Meana.
Nell’ottobre 1930 fu infine nominato evangelista della diaspora pedemontana: Bricherasio, Bibiana, Fenile, Verzuolo, Pagno e Cuneo, con residenza a Torino, e dopo un anno, ottenuta l’emeritazione, si ritirò a San Germano Chisone, da dove continuò la sua opera collaborando con i pastori delle Valli Chisone e Germanasca.
Morì a San Germano Chisone il 27 febbraio 1941.
Fonti archivistiche
Archivio Tavola Valdese (ATV), Serie IX, cartella 173, Gustavo Bert.
Bibliografia
I nostri lutti, in «Bollettino della Società di Studi Valdesi», n. 75, aprile 1941, pp. 86-87.
G. Bonnet, Un evangelista, in«L’Eco delle Valli Valdesi» n. 10, 7 marzo 1941.
F. Rostan, Ricordando l’evangelista Gustavo Bert, in Idem.
P. Bert, Un veterano dell’opera di evangelizzazione in Italia. Gustavo Bert (1861-1941), Torre Pellice, Claudiana, s.d.
- A cura di Gabriella Ballesio