Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia

Giovanni Sante Felici

Giovanni Sante Felici (10 maggio 1861 – 5 settembre 1897) pastore della Chiesa Cristiana Libera e della Chiesa Valdese.

Biografia

Nato a Leonessa (Rieti), secondogenito di Pasquale e Maria Falcucci; prima di lui nacque Antonia (1859), seguirono Giuseppe (1863), Paolina (1866) e Luigi (1870).

Tra il 1873 e il 1877 frequentò il ginnasio nel seminario di Spoleto, e nel 1877 entrò nel seminario di Rieti. L'anno successivo, completato il corso di filosofia, malgrado l’opposizione dei genitori, per mancanza di vocazione abbandonò il seminario. Nel 1879 si trasferì a Roma e conseguì la licenza ginnasiale presso il Liceo Visconti, superando anche gli esami di prima e seconda liceo presso il Ginnasio-Liceo dell’Apollinare di Roma e nel novembre 1880 sostenne l’esame di terza liceo presso il Liceo Angelo Mai di Roma, ottenendo dal Ministero della Pubblica Istruzione di poter dare gli esami di licenza liceale nell’anno successivo (esami che in realtà non sostenne).

Nel febbraio 1881 ebbe l’occasione di assistere a una predicazione del pastore valdese William Meille nella sala di via dei Serpenti; successivamente si fece presentare da un amico al pastore Ludovico Conti, che gli offrì di proseguire gli studi nella Scuola Teologica della Chiesa Cristiana Libera. La decisione di aderire ufficialmente a questa denominazione evangelica nel 1882 provocò la rottura dei rapporti con i genitori.

Nel marzo 1884 conseguì la Licenza in teologia a Roma, e subito dopo partì per l’Università di Halle, in Germania, dove completò gli studi in teologia nel dicembre 1886, mentre l’anno seguente conseguì il dottorato in Filosofia presso l’Università di Berlino, pubblicando una tesi sul pensiero di Tommaso Campanella.

A partire dal 1886 ricevette un mandato di deputazione dalla Chiesa Cristiana Libera per raccogliere collette in Germania e Svizzera a favore dell’opera di evangelizzazione in Italia, compito che gli venne rinnovato negli anni successivi.

Riconosciuto pastore della Chiesa Cristiana Libera il 15 maggio 1888 e successivamente consacrato durante l’Assemblea generale, fu inviato come pastore a Udine e nel 1889 sposò Lucia Zuber, di famiglia tedesca domiciliata a Venezia.

Nel gennaio dell’anno successivo offrì al presidente del Comitato di Evangelizzazione valdese, Matteo Prochet, e contemporaneamente al vescovo metodista episcopale William Burt, il proprio servizio come pastore, adducendo la sua preferenza per la “gloriosa Chiesa Valdese”; nell’agosto rassegnò le dimissioni dalla Chiesa Libera ed entrò al servizio del Comitato di Evangelizzazione come secondo pastore a Venezia, dove restò fino al 1892. Nel 1892 gli fu affidata la comunità di Ancona e la diaspora marchigiana, e nel novembre 1893 fu trasferito a Pescara, da dove seguì la diaspora abruzzese, visitando Schiavi d’Abruzzo, Chieti, Villa Canale.

Tra il gennaio e il febbraio del 1895 si ammalò di febbre tifoidea; durante la sua visita a Schiavi d'Abruzzo avvenuta nel corso della settimana santa le case degli evangelici, e specialmente quella in cui soggiornava, subirono diversi attacchi di fanatici. Malgrado questo episodio, nel mese di ottobre si stabilì a Schiavi d’Abruzzo presso la famiglia Di Domenica, decisione che provocò la separazione dalla moglie.

Nell’estate del 1896 la Tavola Valdese acquistò la casa della famiglia Di Domenica per utilizzarla come chiesa e abitazione del pastore, e Felici estese la sua opera pastorale verso la Calabria. In autunno, dopo l’avvio delle pratiche per ottenere il divorzio in Germania, si fidanzò segretamente con Leopoldina Di Domenica, sua attiva collaboratrice nella comunità di Schiavi, progettando un trasferimento di sede pastorale, ma a causa di un attacco di nefrite acuta morì a Schiavi d’Abruzzo.

Fonti archivistiche

Archivio Tavola Valdese (in ATV), Serie IX, cartella n. 218, Felici Giovanni Sante.spazio
Archivio storico della Chiesa Evangelica Italiana (in ATV), Serie Corrispondenza, Sottoserie Lettere Personali, cartella 64, Felici Giovanni Sante.

Pubblicazioni principali

G.S. Felici, La mente nella filosofia di Tommaso Campanella, Roma, Tip. Dell’Accademia dei Lincei, 1894.spazio
G.S. Felici, Le dottrine filosofico-religiose di Tommaso Campanella con particolare riguardo alla filosofia della Rinascenza italiana, Lanciano, Carabba, 1895.spazio
G.S. Felici, Marcello Palingenio Stellato, a proposito delle asserite sue relazioni colla Riforma, Roma, Tip. Giovanni Balbi, 1897.spazio
G.S. Felici, Piero Pomponazzi e la dottrina della predestinazione, Milano-Roma, Bestetti e Tumminelli, 1926.

Bibliografia

N. Fantilli, Il Dott. G. S. Felici, in «L'Italia Evangelica», n.43, 23 ottobre 1897.spazio
F. Monaco, I Valdesi a San Giovanni Lipioni, Vasto, Editpress Edizioni, 2008.spazio
G. Spini, L'Evangelo e il berretto frigio. Storia della chiesa cristiana libera in Italia 1870-1904, Torino, Claudiana, 1971, pp. 171; 175; 178.spazio
G. Spini, Italia liberale e protestanti, Torino, Claudiana, 2002, pp. 153; 233.

  • A cura di Gabriella Ballesio
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