Giuseppina Meille Rostagno
Giuseppina (Joséphine Sylvie) Meille Rostagno (21 aprile 1845 – 12 gennaio 1919) istitutrice e moglie del pastore Francesco Rostagno.
Biografia
Nata a San Giovanni (oggi Luserna San Giovanni), era la terzogenita di Daniel (1807-1852), maestro elementare e di Marguerite Madeleine Vola, cognata del colonnello Charles Beckwith. Il fratello Augusto Meille (1842-1910) fu pastore, mentre le sorelle Carolina, Elisa e Maria insegnarono all'École des Filles di Torre Pellice.
La famiglia era originaria di Bobbio Pellice, da dove il nonno Jean Jacques, anch'egli maestro si era trasferito con la moglie e i quattro figli per assumere la direzione della Scuola valdese di San Giovanni.
Rimasta orfana del padre all'età di sette anni, grazie all'aiuto dello zio Giovanni Pietro Meille pastore a Torino fu avviata con le sorelle agli studi secondari presso la Scuola Superiore Femminile (Pensionnat) di Torre Pellice, e nel 1861, appena sedicenne, partì per i Paesi Bassi dove le era stato offerto un posto di insegnante di francese nella Scuola femminile di Elburg. Nel 1864 si trasferì a Edimburgo come istitutrice in una famiglia nobile, ma dopo quattro anni fu costretta a causa di una malattia a rientrare nelle Valli valdesi.
Il 26 maggio 1870 sposò a Torre Pellice il pastore Francesco Rostagno (1838-1874), da cui ebbe i figli Giovanni Rostagno (1871-1945), pastore e professore di teologia, Francesco (1872-1879) e, nata poco dopo la morte del padre, Enrichetta (1878-1917), moglie di Ernesto Giampiccoli, pastore e moderatore della Tavola Valdese.
Dopo il matrimonio si trasferì a Verona, sede pastorale del marito e nel 1873 a Livorno, da dove la famiglia fu costretta dal peggioramento delle condizioni di salute di Francesco Rostagno a spostarsi a Firenze. Rimasta vedova nel 1874, a ventotto anni, andò ad abitare dapprima a Luserna San Giovanni presso i suoceri quindi a Torre Pellice, affittando un appartamento nella casa del farmacista Giorgio Muston, dove per accrescere le sue entrate tenne a pensione le studentesse straniere del Pensionnat.
Negli ultimi anni della sua vita, dopo la perdita del nipote Guglielmo Giampiccoli (1895-1915) caduto nella Prima guerra mondiale seguita da quella della figlia Enrichetta, fu ospite a Roma del figlio Giovanni, il quale pur essendo professore della Facoltà valdese di Teologia a Firenze, risiedeva nella capitale come pastore della chiesa di piazza Cavour.
Morì a Roma il 12 gennaio del 1919.
Fonti archivistiche
Archivio Tavola Valdese (in ATV), Serie IX, Cartella 865, Joséphine Meille Rostagno.
Archivio Fotografico Valdese (in ATV), Fondo Famiglia Meille.
Bibliografia
Necrologio, in “L'Echo des Vallées” n. 3, 24 gennaio 1919.
G. Rostagno, Le mie memorie, Torre Pellice, Claudiana, 1946.
- A cura di Gabriella Ballesio