Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia

Jacques Ehni

Jacques Jacob Daniel Ehni (25 novembre 1827 – 19 luglio 1903) pastore, storico, teologo, professore della Facoltà valdese di Teologia a Firenze.

Biografia

Nato a Stoccarda nel quartiere di Bad Cannstatt, fin da giovane decise di intraprendere la carriera ecclesiastica. Dopo aver studiato latino, ebraico e greco dal 1841 al 1845 presso il seminario luterano di Blabeuren, si trasferì all'Università di Tubinga per studiare teologia e filosofia.

Conseguita la laurea nel 1849, si trasferì a Stoccarda e divenne precettore dei figli della nobile famiglia De Waechter mentre l'anno successivo accettò di lavorare come supplente presso il liceo di Ludwigsburg (Baden-Wüttemberg).

Nel novembre del 1851, grazie all'ottenimento di una borsa di studio, si trasferì a Parigi al fine di poter compiere alcune ricerche archivistiche sulla storia della Contea di Montbéliard, che per lungo tempo era stata sotto il controllo dei duchi di Wüttemberg. Giunto in città alla vigilia del colpo di stato di Luigi Bonaparte, il giovane assistette con orrore alle violenze che accompagnarono la fine della Seconda Repubblica francese. Durante la sua permanenza nella capitale francese frequentò la Sorbona e il Collège de France, seguendo prevalentemente corsi di lingua e letteratura francese.

Nel maggio del 1853 ritornò in Germania e accettò l'incarico di docente presso il Ginnasio di Ulm. Parallelamente all'insegnamento, in quegli stessi anni si occupò della comunità luterana di Bad Wildbad come coadiutore del pastore titolare.

Nell'agosto del 1855 abbandonò la Germania per trasferirsi in Inghilterra, divenendo secondo pastore della chiesa luterana di Savoy Street a Londra. Nell'estate dell'anno successivo accettò di fare da precettore ai figli del duca di Montrose, incarico che mantenne per due anni. Nell'agosto del 1858 compì il suo primo viaggio in Italia al seguito di un giovane studente inglese, interessato a conoscere i luoghi più significativi dell'Europa occidentale. I due uomini visitarono Napoli, Roma e la Sicilia, rimanendo profondamente colpiti dalla storia e dalle bellezze naturalistiche della penisola.

Ritornato in Inghilterra nel maggio del 1860, venne contattato da George Campbell, ottavo Duca d'Argyll, che gli affidò l'incarico di educare suo figlio John, promesso sposo della principessa Louise, una delle figlie della regina Vittoria. Grazie all'aiuto del duca, Enhi entrò in contatto con gli ambienti dell'alta borghesia e della nobiltà londinese, diventando ben presto un frequentatore assiduo dei salotti e dei circoli più rinomati della città.

Desideroso di trovare un incarico come pastore, nel 1861 si recò a Ginevra per assistere alla Conferenza internazionale dell'Alleanza Evangelica Mondiale. Durante la sua permanenza in quella città, entrò in contatto con la Chiesa Valdese e con il moderatore Giovanni Pietro Meille, il quale gli propose un incarico come docente presso la Facoltà valdese di Teologia a Firenze.

Ehni accettò il lavoro ma richiese al moderatore di poter compiere prima un viaggio in Oriente: imbarcatosi a Marsiglia nel novembre del 1861, visitò l'Egitto, la Palestina, la Grecia e la Turchia.

Ritornato in Italia nel 1862, si trasferì a Firenze dove iniziò insegnare Esegesi dell'Antico e del Nuovo Testamento. Consacrato pastore nel 1863, diresse la comunità fiorentina di via Salviati e le locali Scuole valdesi.

Durante gli anni trascorsi nel capoluogo toscano, collaborò con diverse personalità del mondo evangelico italiano, come Giovanni Pietro Revel, Paolo Geymonat, Luigi Desanctis, Alessandro Gavazzi e Piero Guicciardini.

Nel 1864 sposò a Firenze la giovane di origine svizzera Louise Viollier-Ador, figlia del pastore Charles Viollier-Ador. Nel giugno dell'anno successivo si dimise dai suoi incarichi per stare vicino alla moglie, gravemente malata. Deciso a continuare la sua carriera pastorale all'estero, nel settembre del 1865 accettò l'incarico di pastore della chiesa luterana di lingua tedesca a Ginevra.

Scrittore prolifico, nel corso della sua vita pubblicò diversi testi a carattere storico e teologico in francese e in tedesco, collaborando allo stesso tempo con molti periodici e settimanali evangelici. Alla vigilia del Concilio Vaticano I (1868) diede alle stampe uno scritto intitolato Luther et Rome, autrefois et aujourd'hui mentre nell'aprile del 1870 scrisse sul «Journal de Genève» un articolo dedicato alle persecuzioni dei luterani nella Russia di Alessandro II. Il testo ebbe un profondo impatto nel mondo evangelico e spinse una deputazione protestante a recarsi dallo zar, in quel momento di passaggio a Stoccarda, per domandare la sospensione delle persecuzioni e degli atti di violenza contro i luterani.

Durante la guerra franco prussiana del 1870-71 si occupò dei numerosi esuli tedeschi fuggiti da Parigi, domandando più volte a gran voce la fine delle ostilità tra le due potenze. Nel 1873, aiutato da Charles Schuchardt aprì a Ginevra il cosiddetto Asile des Domestiques protestants, istituzione destinata a formare generazioni di domestiche ginevrine.

A causa delle sue cagionevoli condizioni di salute, nel settembre di quello stesso anno abbandonò il pastorato. Ritornato in Germania, conseguì il dottorato in filosofia presso l'Università di Tubinga.

Deciso ad intraprendere la carriera accademica, ritornò nuovamente a Ginevra. Entrato in contatto con il Comité de l'Union Nationale Evangélique, venne incaricato di insegnare morale cristiana e letteratura tedesca presso la Facoltà di Teologia a Ginevra. A partire dal 1876 si trasferì presso l'Ecole de Théologie de l'Oratoire dove tenne due corsi dedicati alle religioni dell'India. In quegli stessi anni diede alle stampe un saggio dedicato al Faust di Goethe, che ricevette un plauso dalla critica letteraria dell'epoca.

Nel 1880 si candidò per la cattedra di storia delle religioni presso l'Università di Ginevra ma non riuscì a ottenere l'incarico. Trasferitosi in Francia, nell'ottobre di quello stesso anno iniziò a curare la comunità evangelica di lingua tedesca di Mentone. A causa di un ictus, nel 1883 abbandonò l'incarico per trasferirsi definitivamente in Svizzera, nei pressi di Nyon. Durante il lungo periodo di convalescenza collaborò alla terza edizione della Realencyklopädie für protestantische Theologie und Kirche di Johann Jacob Herzog, dedicandosi allo stesso tempo allo studio della storia delle religioni. Nel 1890 pubblicò un testo intitolato Der vedische Mythus des Yama, scritto erudito che ebbe un profondo impatto sugli studi dedicati all'induismo.

Membro della Société des Sciences théologiques di Ginevra, a partire dagli anni '70 dell'Ottocento ebbe un ruolo molto attivo nell'Associazione per l'Osservanza della Domenica. Partecipò alla Conferenza internazionale dell'Alleanza Evangelica Mondiale, svoltasi a Firenze nell'aprile del 1891, con un discorso intitolato De la Necessité sociale et religieuse de l'Observation du Dimanche.

Morì a Nyon il 19 luglio 1903.

Fonti archivistiche

Archivio della Tavola Valdese (in ATV), Serie IX, cartella 14, Ehni Jacob Daniel.

Pubblicazioni principali

J. Ehni, Luther et Rome, autrefois et aujourd'hui, Ginevra, Schuchardt, 1868.spazio
J. Ehni, Les persecution en Russie, in «Journal de Genève», n. 4 e n. 5, aprile 1870.spazio
J. Ehni, Essai sur le Faust de Goethe, Ginevra, Schuchardt, 1880.spazio
J. Ehni, Der vedische Mythus des Yama, Strasburgo, Trübner, 1890.

Bibliografia

Fe.Ch., Jacques Ehni, in «La Semaine Religieuse», n. 33, 15 agosto 1903.spazio
Necrologio in «L'Echo del Vallées», n. 34, 21 agosto 1903.spazio
Giacomo Davide Ehni, in «L'Italia Evangelica», n. 34, 22 agosto 1903.

  • A cura di Luca Pilone
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