Giuseppe Silva
Giuseppe Silva (1 novembre 1859 – 30 agosto 1914) frate cappuccino, divenuto evangelico fu pastore della Chiesa Cristiana Libera e pastore della Chiesa Valdese.
Biografia
Nato a Seregno (Monza), sposò Ninfa Menniello (Bologna 1864 – Milano 1957) con la quale ebbe tre figli.
Dopo gli studi ginnasiali e liceali a Monza, fu spinto dalla madre ad intraprendere la carriera ecclesiastica. A diciotto anni entrò nel convento cappuccino di Porta Monforte a Milano dove studiò teologia e filosofia. Divenuto frate con il nome di Padre Federigo Antonio da Seregno, fu inviato come missionario apostolico e predicatore a Seregno e a Loreto.
Chiamato a Bergamo come bibliotecario presso il locale monastero dei Cappuccini, scoprì per caso alcuni libri scritti da Luigi Desanctis, i quali fecero crescere in lui una profonda crisi spirituale. Diventato fortemente critico nei confronti della dottrina dell'infallibilità papale, venne a conoscenza degli scritti e delle conferenze di un ex sacerdote, Alessandro Gavazzi, con cui ben presto iniziò un fitto scambio epistolare.
Abbandonato il convento il 4 ottobre 1887 grazie all'intervento dell'evangelista Pietro Zuliani e di Damiano Borgia, si trasferì a Roma per frequentare la Scuola teologica della Chiesa Cristiana Libera. Nel gennaio del 1888 fu inviato in prova come evangelista a Firenze – sotto la guida di Santi Stagnitta – e successivamente a Edimburgo, Glasgow e Londra per raccogliere fondi.
Entrato in ruolo come evangelista nell'ottobre del 1888, fu consacrato pastore nel 1890 e successivamente inviato a Bologna (1891-1892), Savona (1892-1893), nuovamente a Bologna (1894-1895), Milano (1895-1898), Torino (1898) e infine a Carrara (1899).
Durante gli anni trascorsi nella Chiesa Cristiana Libera, fu eletto vice presidente del Comitato di Evangelizzazione, incarico abbandonato nel luglio del 1897. A causa di profondi contrasti sorti con Saverio Fera e Ludovico Conti, il 28 gennaio 1899 fu licenziato dalla Chiesa Evangelica Italiana e poco tempo dopo passò alla Chiesa Valdese.
Il Comitato di Evangelizzazione valdese lo inviò come pastore a Genova (febbraio 1899), Lucca (giugno 1899-1902), Catania (1902-1905), Como (1905-1909), Verona (1909-1913) e Sampierdarena (1913-14).
Trasferitosi a Milano per subire una delicata operazione, morì in quella città il 30 agosto 1914.
Fonti archivistiche
Archivio Tavola Valdese (in ATV), Serie IX, cartella 240, Silva Giuseppe.
Archivio Storico della Chiesa Evangelica Italiana (in ATV), Serie Corrispondenze, Sottoserie Lettere personali, cartella 146, Silva Giuseppe.
Archivio Storico della Chiesa Evangelica Italiana (in ATV), Serie Atti legali, cartella 194, Caso Giuseppe Silva.
Pubblicazioni principali
G. Silva, Ai membri della Chiesa Cristiana Libera in Bologna, Bologna, Stabilimento Tipografico Zamorano Albertazzi, 1889.
G. Silva, Il giornalismo, il mezzo più opportuno per evangelizzare l'Italia, in occasione del 9. Congresso Internazionale dell'Alleanza Evangelica, Bologna, Stabilimento Tipografico Zamorano Albertazzi, 1891.
G. Silva, La Similitudine del buon pastore, Firenze, Claudiana, 1892.
G. Silva, Trattatello popolare sulle proprietà, in «Il Piccolo Messaggere», n. 4, 31 marzo 1894.
Bibliografia
C.A. Tron, Joseph Silva, in «L'Écho des Vallées», n. 36, 4 settembre 1914.
M.C., Giuseppe Silva, in «La Luce», n. 37, 10 settembre 1914.
- A cura di Gabriella Ballesio