Liborio Coppola
Liborio Coppola (2 gennaio 1829 – 23 febbraio 1909) ingegnere ferroviario, ingegnere capo del Corpo reale del Genio Civile, garibaldino, membro del Comitato di Evangelizzazione valdese.
Biografia
Nato a Messina, era figlio di Antonio e Maddalena Arifò. Sposò Anna Cucinotta con la quale ebbe tre figlie, di cui una, Paolina, sposò il pastore Antonio Rostan.
Profondamente attaccato agli studi fin dall'infanzia, frequentò la Facoltà di architettura a Messina, laureandosi nel 1851. Ottenuta una borsa di studio per la «Scuola d'Applicazione di Ponti e Strade» di Napoli, si trasferì in quella città per conseguire il diploma in ingegneria.
Nel luglio del 1859 fu inviato dal governo borbonico a Malta per occuparsi dei lavori di un nuovo bacino di carenaggio.
Tornato in Sicilia, nel 1860 partecipò a fianco dei garibaldini ai moti rivoluzionari di Messina, ottenendo alcuni anni dopo la Medaglia commemorativa della Liberazione della Sicilia.
Nel 1861 fu incaricato dal governo italiano di occuparsi dei tracciati ferroviari dell'isola e due anni dopo, nel 1863, venne eletto consigliere comunale di Messina, carica che mantenne per alcuni anni. Durante la sua permanenza in Sicilia si legò alla Chiesa valdese di Catania e nel 1867 chiese l'intervento di Giuseppe Garibaldi, suo amico personale con cui intratteneva una fitta corrispondenza, per aiutare i catanesi a superare una durissima epidemia di colera.
Nel 1871 fu inviato a Caltanissetta con il ruolo di architetto e direttore-ingegnere ferroviario. In quella città si adoperò per la costruzione di una comunità valdese, aiutato dal pastore ed evangelista Augusto Giovanni Malan.
Nel 1877 fu trasferito ad Avellino, con il compito di supervisionare i lavori di costruzione delle diverse linee ferroviarie della zona. In quegli anni ebbe il modo di studiare un tracciato relativo alla linea Isernia-Sulmona, progetto successivamente realizzato nel 1885.
Nel 1879 si spostò a Macerata, località in cui rimase fino al 1887. Divenuto ingegnere capo del Corpo reale del Genio Civile, fu inviato nel gennaio del 1888 a Campobasso. In quella città iniziò a tenere a casa sua delle riunioni religiose, invitandovi amici e conoscenti; in seguito alla visita del pastore valdese di Napoli Giovanni Pons si procedette alla costituzione ufficiale della "stazione di evangelizzazione" di Campobasso.
Rimasto vedovo nel 1889, continuò la sua opera di evangelizzazione nel capoluogo e in seguito, nel 1893, venne trasferito a Forlì.
Dopo aver ottenuto il pensionamento, si ritirò a vita privata a Roma e nel 1895 fu eletto membro laico del Comitato di Evangelizzazione della Chiesa Valdese, mansione ricoperta ininterrottamente per tredici anni. Con tale incarico collaborò come consulente tecnico alla realizzazione di diversi templi valdesi, fra cui quelli di San Giacomo degli Schiavoni, Schiavi d'Abruzzo, Felonica Po, Salle, Como, Castelvenere e Sanremo.
Pur lavorando intensamente per la Chiesa Valdese, non abbandonò mai la sua passione per la progettazione di linee ferroviarie. Nel 1900 pubblicò Roma e il mare, un testo in cui esponeva il suo progetto per una linea in grado di collegare il capoluogo laziale con Ostia e Fregene.
Uomo di profonda cultura, compose diverse poesie a tema evangelico; ammiratore di Dante, pubblicò un testo dedicato al rapporto tra il poeta e la Bibbia e compilò inoltre una Chiave dantesca, rimasta inedita.
Morì a Roma il 23 febbraio 1909.
Fonti archivistiche
Archivio della Tavola Valdese (in ATV), Serie IX, cartella 178, Coppola Liborio.
Pubblicazioni principali
L. Coppola, Sulla Ferrovia Roma-Avellino, Roma, Tipografia e Litografia del Genio Civile, 1879.
L. Coppola, Sulla ferrovia Lauro-Avellino, Roma, Tipografia e Litografia del Genio Civile, 1879.
L. Coppola, Progetto di massima per una ferrovia nella valle dell'Alcantera a diramarsi dalla linea Messina-Catania: relazione, Messina, Tip. del Foro Gaetano Capra & c., 1887.
L. Coppola, Dante e la Bibbia, Firenze, Claudiana, 1895.
L. Coppola, Roma e il mare: relazione sul progetto di massima «Ansiglioni» per una ferrovia da Roma alla spiaggia di Fregene (presso Maccarese), Roma, Tip. Laudi & Ascoli, 1900.
L. Coppola, Schema di regolamento per l'esecuzione della legge n. 561 del 27 dicembre 1856, riflettente le tramvie a trazione meccanica e le ferrovie economiche modificato giusto i voti del Consiglio superiore dei lavori pubblici e del Comitato superiore delle strade ferrate, Roma, Unione Cooperativa Editrice, 1900.
Bibliografia
Nouvelles et faits divers. Liborio Coppola, in «L'Écho des Vallées», n. 10, 5 marzo 1909.
A. Muston, Liborio Coppola, in «La Luce», n. 10, 6 marzo 1909.
V. Vinay, Storia dei valdesi, III. Dal movimento evangelico italiano al movimento ecumenico (1848-1978), Torino, Claudiana 1980.
D. Cielo, I Valdesi a Campobasso, Campobasso, Il Bene Comune, 2009.
G. Anziani, Liborio Coppola. Ingegnere capo delle ferrovie, in Scelte di fede e di libertà. Profili di evangelici nell'Italia unita, a cura di D. Bognandi e M. Cignoni, Torino, Claudiana, 2011, pp. 101-102.
Immagini
- A cura di Luca Pilone