Virgilio Pierallini
Virgilio Pierallini (14 marzo 1842 – 6 marzo 1885) evangelista della Società Evangelica di Ginevra.
Biografia
Nato in una famiglia di religione cattolica, Pierallini compì i suoi studi e passò la sua giovinezza a San Felice, nei pressi di Pistoia. Nel 1860 si trasferì a La Spezia dove si convertì al protestantesimo. Ritornato in Toscana, iniziò a far conoscere, tra mille difficoltà, il messaggio evangelico ai suoi amici e ai suoi compaesani.
Trasferitosi a Pisa, nel 1873 entrò in contatto con Paolo De Michelis. Insieme ad altri quattro giovani – tra cui Luigi Angelini – iniziò un percorso di preparazione per diventare evangelista della Chiesa Cristiana Libera. Abbandonati gli studi dopo pochi mesi, si spostò insieme ad alcuni suoi amici prima nei dintorni di Bologna e poi definitivamente in quella città per compiere autonomamente l'opera di evangelizzazione.
Nella città emiliana, Pierallini entrò in contatto con il Comitato di colportoraggio della Società Evangelica di Ginevra che nel 1874 gli propose di andare a Stabio (Canton Ticino), dove in quegli anni era sorto un nucleo evangelico raccolto intorno al colportore Angelo Castioni. A causa dell'opposizione del pastore Paolo Calvino e di Matteo Prochet, presidente del Comitato di Evangelizzazione valdese, Pierallini fu mandato ad Airolo, al fine di evangelizzare gli operai italiani che stavano lavorando alla costruzione del traforo del Gottardo.
La sua missione durò diciotto mesi ma ebbe risultati disastrosi: ammalatosi per la fatica, decise di spostarsi a Vevey. In quella città conobbe Giulia Guex che divenne sua moglie nel novembre del 1876 e con la quale ebbe cinque figli.
Dopo il matrimonio, Pierallini ritornò ad Airolo e anche grazie all'aiuto di sua moglie riuscì a dar vita ad un piccolo nucleo evangelico. Dopo tre anni passati in territorio svizzero, nel 1879 la Società Evangelica lo mandò a Marsiglia dove si occupò soprattutto dell'evangelizzazione degli operai italiani che lavoravano in quella città. Aiutato nella sua opera dall'evangelista Augusto Lenzi, nel 1881 Pierallini diede vita a una comunità evangelica di lingua italiana che ben presto raggiunse i duemila membri.
Ammalatosi gravemente alle vie respiratorie, morì a Marsiglia il 6 marzo del 1885.
Fonti archivistiche
Archivio della Chiesa Evangelica Italiana (in ATV), Serie Verbali del Comitato di Evangelizzazione, 9.
Bibliografia
A. Lenzi, Virgilio Pierallini, in «L'Italia Evangelica», n. 12, 21 marzo 1885.
G. Spini, L'evangelo e il berretto frigio. Storia della Chiesa Cristiana Libera in Italia, 1870-1904, Torino, Claudiana, 1971.
P. Tognina, Colportoraggio biblico e propaganda protestante nel Ticino della seconda metà dell'Ottocento, in Ticino e Protestanti. Figure e movimenti del protestantesimo in Ticino tra Cinquecento e Novecento, a cura di E. Campi, B. Schwarz e P. Tognina, Chiesa Evangelica Riformata nel Sottoceneri, Locarno, Armando Dadò editore, 2004, pp. 167-195.
- A cura di Luca Pilone