Tony André
Tony Louis Edouard André (4 marzo 1868 – 15 giugno 1953) pastore evangelico, esponente del protestantesimo liberale.
Biografia
Nacque ad Annecy (Alta Savoia) dove il padre Nephtali André (1842-1898) era pastore e la madre Eugénie Viollier (1844-1928) era pittrice, primogenito di sei figli: la sorella Louise André (1870-1907) diresse l’“Asilo Italia” di Firenze; Marguerite (1871- ?) divenne pittrice; Alfred (1843-1847) lavorò a Firenze come impiegato; Emile (1877-1939) fu architetto; Nora (1885-1899) seguì il marito in Francia.
Nel 1873 si trasferì con la famiglia a Firenze, in seguito all'insediamento del padre come pastore presso la Chiesa evangelica riformata della città, e quivi frequentò dal 1883 al 1887 il liceo Dante; conclusi gli studi liceali seguì per un anno i corsi presso la Facoltà valdese di Teologia, dove ebbe come docenti Paolo Geymonat, Enrico Bosio, Giovanni Luzzi e Giovanni Rostagno, per poi trasferirsi nel 1888 all'Università di Ginevra, dove il 5 novembre 1892 ottenne il diploma in teologia con lo studio L'esclavage chez les anciens Hébreux e il 12 novembre successivo ottenne il diploma in teologia presso l’Académie de Toulouse dell’Università di Montauban. Dal 1892 al 1894 proseguì gli studi a Berlino e il 24 ottobre 1893 ricevette l'ordinazione pastorale a Aigues-Vivesdal pastore Grotz di Nîmes; il 1 febbraio 1895 ottenne la laurea in teologia presso l'Università ginevrina discutendo la tesi Le prophète Aggée. Introduction critique et commentaire, e quivi nel semestre estivo dello stesso anno tenne anche un corso in qualità di libero docente; il 18 novembre 1903 coronò i suoi studi conseguendo il dottorato in teologia con una tesi intitolata Les Apocryphes de l’Ancien Testament.
Tornato a Firenze nel 1896, affiancò il padre nell'attività pastorale presso la Chiesa evangelica riformata, di cui divenne pastore titolare dal 1898 al 1933. Ebbe stretti rapporti con la Chiesa Valdese, come docente incaricato di archeologia biblica presso la Facoltà valdese di Teologia e dal 1913 al 1925 ricoprì l’incarico di presidente della Commissione delle Pubblicazioni della casa editrice Claudiana, collaborando con il direttore Odoardo Jalla.
Il suo ministero pastorale presso la comunità evangelica fiorentina fu caratterizzato non solo da un grande interesse verso la storia della stessa comunità, sulla quale pubblicò nel 1899 un'ampia opera storica (L'Eglise Evangélique Réformée de Florence depuis son origine jusqu'à nos jours) ma anche verso l'attualità religiosa italiana tanto protestante quanto cattolica. Profondo sostenitore del protestantesimo liberale, nel 1901 partecipò a The International Council of Unitarians and Other Liberal Religious Thinkers di Londra, dove presentò una memoria dal titolo The Liberal Movement in Italy. In essa si concentrò con attenzione sui segni di una “riforma teologica” in senso liberale tanto all'interno del protestantesimo quanto del clero italiano, mostrando di conoscere gli studi e le vicende di coloro che furono pochi anni dopo i principali esponenti del “modernismo” italiano (da Giovanni Semeria a Salvatore Minocchi, da Romolo Murri a Umberto Fracassini). Sul tema “modernismo” presentò inoltre nel 1907 una memoria presso il Congrès de Libéraux religieux di Boston dal titolo Modernisme et modernistes en Italie, nella quale, oltre a esporre dettagliatamente le differenti anime del movimento, analizzava la situazione religiosa italiana, mostrandosi fiducioso e paziente sostenitore di una riforma del cattolicesimo.
A Firenze insegnò lingua e letteratura francese, scienze e algebra fino al 1911 presso l’istituto delle Diaconesse di Kaiserswerth della città, e nel dicembre 1900 fu tra i fondatori del Comitato fiorentino della Alliance Française, di cui fu presidente dal 1901 al 1921, organizzando conferenze, rappresentazioni teatrali e concerti fino a quando violente manifestazioni fasciste anti-francesi ne ostacolarono le attività. La sua attività di brillante conferenziere in Italia e all’estero fu alimentata dai numerosi viaggi, intrapresi a partire dal 1908, in Medio Oriente (Palestina, Siria, Libano, Giordania), Nord Africa (Egitto, Tunisia e Algeria), paesi europei e varie località italiane, durante i quali realizzò una ricchissima documentazione fotografica.
Nel 1922 André fu costretto a lasciare l’incarico di docente di francese presso l’Istituto Superiore di Magistero Femminile, dove insegnava dal 1914, per non aver voluto rinunciare alla sua nazionalità e, poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, dovette lasciare l’Italia, trasferendosi ad Aix-en-Provence.
Nel 1946 pubblicò un romanzo d’avventura dal titolo Le cachet du Roi Mésa, ambientato tra la Siria e la Palestina, e nello stesso anno tornò a Firenze, dove ricoprì fino al 1952 l’incarico di Segretario generale dell’Istituto francese, e dove si spense il 15 giugno 1953.
Esercitò per vari anni l’incarico di cancelliere del Consolato francese a Firenze e fu insignito delle onorificenze di Officier d’Académie (1903), di Officier de l’Instruction Publique (1907).
Fonti archivistiche
Archivio Fotografico Valdese (in ATV), Fondo Tony André.
Istituto Centrale per il Catalogo (Roma), Collezione André.
Pubblicazioni principali
T. André, L'esclavage chez les anciens Hébreux. Étude d'archéologie biblique, Paris, Fischbacher 1892.
T. André, Araméen d’Esdras, Ginevra, 1895.
T. André, Le prophète Aggée. Introduction critique et commentaire, Paris, Fischbacher, 1895.
T. André, Etat critique du texte d'Aggée (quatre tableaux comparatif), Paris, 1895.
T. André, Etudes philologiques et grammaticales des passages araméens de l'Ancien Testament. I. Araméen d'Esdras, Ginevra, 1895.
T. André, L'Eglise Evangélique Réformée de Florence depuis son origine jusqu'à nos jours, Firenze 1899 (trad. it., 2006).
T. André, The Liberal Movement in Italy, London, British and Foreign Unitarian Association, 1901.
T. André, Les Apocryphes de l'Ancien Testament, Firenze, Osvaldo Poggi, 1903.
T. André, Perchè il protestantesimo fece pochi progressi in Italia, Firenze, Claudiana, 1906.
T. André, E. Bosio, Sul protestantesimo liberale, in «Rivista Cristiana», 1906, pp. 62-66.
T. André, Modernisme et modernistes en Italie. Etude sur la situation actuelle du catholicisme. Mémoires présenté au Congrès de «Libéraux religieux», Boston, 25 settembre 1907, in «Revue Chrétienne», n. 50, 1908, pp. 43-56.
T. André, Xavier de Maistre, Firenze, 1922.
T. André, Le cachet du Roi Mésa, Strasburgo, Oberlin, 1946.
Bibliografia
L. Giorgi, La questione modernista e il protestantesimo italiano, in «Fonti e Documenti», n. 12-13 (1982-1983), pp. 419-431.
Tony André fotografo per diletto agli inizi del ‘900, a cura di P. Callegari, Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, Bari, Consorzio Idria, Mario Adda Editore, 2001.
- A cura di Alessandro Aprile