Giacomo Pellegrini

Biografia

Nato a Villar Pellice, secondogenito dei tre figli di Timothée, proprietario di alcune terre e di bestiame nella borgata Teynaud, e di Anne Godin – sposata in seconde nozze – la quale, rimasta vedova tra il 1811 e il 1814, ebbe altri due figli dal sergente Jean Jacques Vigne.

Nel 1829 Giacomo emigrò a Ginevra e successivamente in Crimea, accettando un incarico da parte di un ricco proprietario locale come responsabile delle sue greggi di pecore merinos, che lo portò a viaggiare tra le regioni della Russia meridionale, le coste del Mar Nero, la Valacchia e l'Ungheria.

Ritornato nelle Valli Valdesi dopo un'assenza di oltre vent'anni, vendette il residuo dell'eredità materna al lontano cugino Davide Pellegrin e si stabilì a Torre Pellice, dove divenne socio del “Circolo letterario” e partecipò attivamente alla vita sociale della comunità.

Insieme con Ippolito Rollier lavorò ad un progetto per la colonizzazione della Sardegna da parte delle famiglie valdesi più bisognose, recandosi sull'isola nel febbraio del 1873. Il progetto non riuscì a concretizzarsi a cause di motivi finanziari.

Morì a Torre Pellice il 20 luglio 1874 dopo un anno di sofferenze, lasciando erede universale della sua notevole fortuna l'Ospedale Valdese di Torre Pellice con la clausola dell'istituzione di una borsa di studio a favore di studenti valdesi che volessero a esercitare la professione di medico, farmacista o notaio nelle Valli Valdesi.

Fonti archivistiche

Archivio storico degli Istituti Ospitalieri Valdesi (in ATV), serie VIII, fasc. 8, Borsa Pellegrino.

Bibliografia

Necrologio, in «L'Écho des Vallées», n. 30, 31 luglio 1874.
A. Armand Hugon, Vicende italiane ed europee di una famiglia valdese: i Pellegrin, in «Bollettino della Società di Studi valdesi», n. 113, giugno 1963, pp.65-93.
A. de Lange, Le Società di utilità pubblica nelle Valli Valdesi. 1. La Valdese, in «La Beidana», n. 7, marzo 1988, pp. 16-31.

• A cura di Gabriella Ballesio

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