Aristarco Fasulo
Aristarco Fasulo (25 ottobre 1885 – 4 febbraio 1935), pastore delle Chiese Battiste, professore della Facoltà Teologica Battista di Roma, saggista e giornalista, direttore del periodico «Il Testimonio», membro della Direzione dell’Opera evangelica battista d’Italia e del Comitato esecutivo dell’Alleanza mondiale.
Biografia
Nato a Carpi, era figlio di Gaetano Fasulo e fratello del pastore valdese Giuseppe Fasulo. Frequentò il liceo classico a Napoli e poi a Noto (Siracusa), dove si diplomò, distinguendosi per la sua intelligenza brillante.
Attraversata una profonda crisi spirituale, decise di dedicarsi agli studi teologici, e nell’autunno 1907 fu ammesso alla Scuola Teologica Battista di Roma, dove compì il triennio con ottimi risultati. Nel 1910 coadiuvò i pastori di Avellino e Altamura e sposò Adelaide Wigley, con la quale ebbe i figli Marco (nato nel 1912) e Giulia (nata nel 1913); nel novembre fu inviato a Carpi come pastore.
Nel 1911 fu trasferito nella comunità battista di Pordenone, per la quale la Missione battista americana decise nel 1912 di acquistare un terreno sul quale costruire una sede idonea. Il nuovo edificio fu inaugurato il 21 dicembre 1913, alla presenza di una numerosa folla. Si trovava un po’ fuori dalla città, in un quartiere nuovo e in espansione, che ben si prestava all’opera di evangelizzazione promossa dal pastore. Le sue conferenze, spesso incentrate su problemi d’attualità erano molto apprezzate, e rendevano il tempio un centro di attrazione. I tre anni di permanenza di Fasulo furono fruttuosi, portando a numerose adesioni.
Nell’ottobre 1914 fu chiamato a Roma per dirigere la Chiesa di via Teatro Valle, per la quale si richiedeva un pastore dotato di qualità e talento non comuni, e vi rimase per vent’anni, lasciando una profonda impronta nella chiesa. Durante questo periodo si laureò in legge (1923) e si dedicò anche all’attività editoriale e giornalistica.
Fu uno dei direttori del periodico battista «Il Testimonio», organo ufficiale dell’Opera evangelica battista d’Italia (OEBI), che diresse dal 1915 al 1918 e dal 1920 alla morte. Inizialmente favorevole a Mussolini (fra il 1923 e l'inzio del 1924), dopo il delitto Matteotti si pronunciò duramente contro i metodi fascisti, in particolare con un articolo pubblicato il 6 giugno 1924. Nelle pagine della rivista condusse anche accese polemiche con periodici e giornali cattolici, soprattutto «L’Osservatore Romano».
Collaborò anche alla rivista di studi storico-religiosi «Bilychnis» (edita dalla Scuola teologica battista) e al settimanale «Conscientia», sostenuto dall’Opera battista. Fra i suoi articoli si ricordano: La marcia su Roma. Considerazioni sulla celebrazione di fine ottobre (1923) e Ancora la «Questione romana» (1924).
Come pubblicista era apprezzato e conosciuto anche all’estero, negli Stati Uniti, in Francia, in Germania e nel nord Europa, per le sue pubblicazioni sul cristianesimo primitivo e sulla storia della Riforma. La sua opera principale fu Il primato Papale nella storia e nel pensiero italiano (1924).
Negli ultimi anni di vita fu professore della Facoltà teologica battista di Roma, insegnando Teologia e Storia del cristianesimo. Dal 1920 fece parte della Direzione dell’Opera evangelica battista d’Italia e del Comitato esecutivo dell’Alleanza mondiale.
Morì improvvisamente a soli quarantanove anni, colpito da un ictus, nella notte fra il 3 e il 4 febbraio 1935, dopo avere presieduto come di consueto i due culti domenicali.
Fonti archivistiche
Archivio storico dell'Unione Cristiana Evangelica Battista d'Italia (in ATV), Serie I, cartella 375, Aristarco Fasulo.
Pubblicazioni principali
A. Fasulo, Dio esiste? Firenze, Fattori e Puggelli, 1918; rist. Roma, Bilychnis, 1930.
A. Fasulo, Fra Paolo Sarpi, Roma, Bilychnis, 1923.
A. Fasulo, Il primato papale nella storia e nel pensiero italiano, Roma, Bilychnis, 1924.
A. Fasulo, Giovanni Wicleff, il nonno della Riforma, nel 6° centenario della nascita (1324-1924), Roma, Bilychnis, 1924.
A. Fasulo, Alle fonti della fede cristiana, Roma, Bilychnis, 1925.
A. Fasulo, L'esistenza e l'immortalità dell'anima, Firenze, Fattori e Puggelli, 1917; rist. Roma, Bilychnis, 1930.
Bibliografia
Necrologio, in «L’Echo des Vallées», n. 6, 8 febbraio 1935.
Necrologio, in «L’Aurora», n. 8, 23 febbraio 1935.
Necrologio, in «La Luce», n. 6, 6 febbraio 1935.
Necrologio, in «L’Evangelista», n. 6, 6 febbraio 1935.
In memoria del Dr. Cav. Aristarco Fasulo, supplemento a «Il Testimonio», n. 1-3, gennaio-marzo 1935, pp. 10-16.
G. Spanu, Ricordando il Dott. Aristarco Fasulo, «Il Messaggero evangelico. Il Testimonio», anno IV, n. 3, 10 marzo 1952.
D. Maselli, Storia dei battisti italiani (1873-1923), Torino, Claudiana, 2003.
G. Spini, Italia di Mussolini e protestanti, Torino, Claudiana, 2007.
Immagini
- A cura di Sara Tourn