Adolfo Pellegrini
Adolfo Pellegrini (29 gennaio 1838 – 29 ottobre 1904) ingegnere minerario, collaborò alla costruzione di numerose linee ferroviarie, consigliere comunale a Torino, vice presidente dell'Istituto degli Artigianelli valdesi.
Biografia
Nato a Torino, figlio di Henri, agiato commerciante e di Pauline Caffarel, era primogenito di tre sorelle, Emma sposata con il banchiere di origine svizzera Karl Mylius, Clémentina, moglie dell’ingegnere Carlo Eynard, Julie Pellegrini (detta Lili), traduttrice, e di un fratello, Davide, banchiere.
Dopo aver studiato al Politecnico di Torino, si laureò presso l’École des Mines et Chaussées di Parigi in ingegneria civile e architettura. Tornato in Piemonte, collaborò alla costruzione delle linee ferroviarie Novara-Borgomanero e Savona-Ventimiglia.
Nel 1862 divenne direttore delle miniere di piombo di Montepone in Sardegna, dove scoprì nuovi filoni minerari, e fondò il villaggio di Monte Vesme, ricevendo la visita di vari esponenti politici del Regno d’Italia, quali i ministri Quintino Sella e Agostino Depretis, e i principi Umberto e Amedeo di Savoia.
Nominato consigliere comunale di Iglesias, promosse la fondazione della scuola per minatori e dell’ospedale civile della città, e progettò la ferrovia di collegamento al mare.
Il 4 novembre 1865 sposò a Torino Anastasia Pauline Turin-Arvierino, figlia di un banchiere di origine valdese trasferito ad Alessandria d’Egitto, con la quale ebbe Maurizio (1866) pittore, Valentina (1868), Massimo (1871) ingegnere, ed Enrico (1880).
Tornato in Piemonte, promosse la costruzione della linea Pinerolo – Torre Pellice, ricoprì ruoli direttivi nelle Società ferroviarie Canavesana e del Biellese, fu presidente della Società Calce e Cementi di Casale Monferrato, dove fondò una società di previdenza tra gli operai. Fu consigliere comunale della città di Torino, fu altresì insignito dei titoli di commendatore dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro e dell’Ordine della Corona d’Italia. Fu vice presidente dell’Istituto Artigianelli Valdesi, dove istituì una borsa di studio a suo nome, e membro dei consigli di amministrazione di vari enti benefici torinesi.
Morì a Torino il 29 ottobre 1904.
Bibliografia
D. P., Le commandeur Adolphe Pellegrini, in «L’Écho des Vallées», n. 46, 11 novembre 1904.
G. M., Adolfo Pellegrini, in «L’Avvisatore alpino», n. 46, 11 novembre 1904.
Adolfo Pellegrini, in «L’Italia Evangelica», n 47, 19 novembre 1904.
Comm. Adolfo Pellegrini, in «La sentinella valdese», n 12, dicembre 1904.
- A cura di Gabriella Ballesio