Giacomo Malan
Giacomo (Jacques) Malan (8 agosto 1830 – 26 febbraio 1905) partecipò alle guerre di indipendenza come sottufficiale d'artiglieria, successivamente fu comandante d'artiglieria del forte di Fenestrelle, infine tenente colonnello della riserva presso la Direzione d'artiglieria di Torino.
Biografia
Nato a Torre Pellice, era figlio di Barthélemy e di Marie Jourdan, modesti contadini, i quali non ebbero la possibilità di offrirgli altra istruzione che quella elementare. All'età di quindici anni partì per Marsiglia alla ricerca di lavoro e a diciotto tornò nel Regno di Sardegna per arruolarsi come volontario nella Prima guerra d’indipendenza contro gli Austriaci, durante la quale per due volte fu fatto prigioniero e riuscì a evadere. In seguito si trasferì a Ginevra, finché non fu richiamato per completare il servizio militare, diventando sottufficiale d’artiglieria di stanza a Genova.
Dopo la guerra di Crimea del 1855, partecipò alle campagne del 1859 e del 1860 acquisendo il grado di ufficiale e nel 1866 fu promosso capitano del settimo reggimento di Pisa. Trascorse dieci anni come comandante d’artiglieria del forte di Fenestrelle, dove ebbe l’occasione di incontrare lo scrittore Edmondo De Amicis, quindi fu mandato per tre anni a comandare la fortezza del Moncenisio.
Terminò il servizio effettivo a Milano nel 1886, ma richiamato in servizio l’anno successivo concluse la sua carriera militare alla Direzione d’artiglieria di Torino con il grado di tenente colonnello della riserva. Fu nominato Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia nel 1882 e dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro nel 1892.
Dalla sua unione con una merciaia torinese, Caterina Scanavino ebbe tre figli: Giulio, pastore evangelico in Svizzera, Italia Eugenia, maestra a Torre Pellice, e Virginia, sposata con il tenente Stefano Malan-Nelson.
Trascorse gli ultimi anni di vita nelle Valli valdesi a Torre Pellice, dove nel 1889 fu eletto consigliere comunale, membro del Consiglio scolastico (1893) e direttore della Società di Tiro a segno (1894). Morì a Torre Pellice il 26 febbraio 1905.
Fonti archivistiche
Archivio della Società di Studi valdesi (in ATV), Carte Famiglia Malan-Nelson, sub-fondo Malan della Ravadera.
Bibliografia
E. De Amicis, Alle porte d’Italia, Roma, Sommaruga, 1884.
Necrologio, in «L’Avvisatore alpino», n. 9, 3 marzo 1905.
Chronique, in «L’Écho des Vallées», n. 9, 3 marzo 1905.
Immagini
- A cura di Gabriella Ballesio