Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia

Collegio valdese di Torre Pellice

Descrizione

Collegio valdese

La fondazione del Collegio valdese, promossa dal canonico inglese William Stephen Gilly per permettere agli studenti valdesi di accedere all'istruzione secondaria senza dover andare all'estero, risale al 1831; fino al 1848 infatti, quando nel Regno di Sardegna Carlo Alberto concesse la libertà civile, ai valdesi non era permessa la frequenza presso le scuole pubbliche. Situato a Torre Pellice, la sua apertura avvenuta il 1 marzo 1831, fu revocata a pochi giorni di distanza per ordine dell'Intendente di Pinerolo e successivamente, grazie all'intervento del re, riconfermata.

Nei primi anni l'insegnamento era limitato ai corsi di francese, latino, greco, storia, geografia e religione e il corpo insegnante era composto di due professori, che divennero sei nel 1841, anno in cui fu istituita anche la cattedra di italiano. Nel novembre del 1831 infatti con la ripresa delle lezioni, i professori in carica erano Giovanni Revel e Antonio Monastier; nel 1835 fu nominato Bartolomeo Malan per i corsi di greco, italiano, letteratura francese, retorica e matematica, mentre Revel insegnava latino, storia romana antica, storia universale e valdese, geografia e religione. Nel 1854 si aggiunse l'insegnamento della filosofia e dal 1859 le materie scientifiche, in modo da adeguare i programmi a quelli dei ginnasi e licei statali.

Nel 1836 fu costruito l'edificio attuale (sito in via Beckwith, la cui prima pietra venne posata nel 1835) grazie ai contributi del Comitato Valdese di Londra, di vari benefattori e dei comuni delle Valli valdesi in base alla tassazione della popolazione valdese. Intanto la Scuola Latina di Torre Pellice – vi era anche una Scuola Latina a Pomaretto – che era stata fondata nel 1769 ad opera del Comitato Vallone, fu chiusa nel gennaio del 1837. Nel 1890 il Collegio ottenne il pareggiamento del ginnasio e nel 1898 quello del liceo.

Nel 1903 il Ministero della Pubblica Istruzione invitò la Tavola Valdese a diminuire il numero degli insegnamenti, abolendo l'istruzione biblica – invece mantenuta – e la storia valdese, materie facoltative, e autorizzando soltanto il francese.

Durante la Seconda Guerra mondiale, per lo sfollamento delle popolazioni urbane, il Collegio ebbe un alto numero di iscritti, ospitò inoltre una scuola media sfollata di Pinerolo. I locali del Collegio furono in parte requisiti durante il periodo dell'occupazione tedesca, dal 1943 al 1945, con danni alle strutture e alle attrezzature.

Con la riforma dell'ordinamento scolastico e l'istituzione della scuola dell'obbligo, il ginnasio inferiore si trasformò in Scuola Media pareggiata, che terminò la sua attività nel 1985.

Fonti archivistiche

Archivio del Collegio valdese (in ATV).spazio
Archivio della Tavola Valdese (in ATV), Serie VII, Sottoserie 1, Collegio Valdese – Scuola Latina.

Bibliografia

D. Jahier, Histoire du Collège vaudois. Pemière partie: la fondation, in «Bullettin de la Société d'Histoire Vaudoise», n.19, maggio 1902, pp. 3-30 e n. 20, aprile 1903, pp. 3-37.spazio
A. Armand-Hugon e G. Peyrot, Origine e sviluppo degli Istituti Valdesi di Istruzione nelle valli del Pinerolese, in «Bollettino della Società di Studi Valdesi», n. 117, giugno 1965, pp. 3-44.spazio
E. Gardiol, I centocinquant'anni del Collegio Valdese di Torre Pellice, 1831-1981, Torre Pellice, Associazione Amici del Collegio Valdese, 1981.spazio
L. Geymonat, Il Collegio Valdese, Torino, Claudiana, 2012.spazio

http://www.collegiovaldese.org/

Immagini

  • A cura di Sara Rivoira
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