Salvatore Bottalla
Salvatore Bottalla (Palermo 1828 – 7 dicembre 1907) fervente patriota, partecipò all'insurrezione di Palermo del 1860, divenuto valdese fu per lungo tempo anziano del Consiglio di Chiesa di Palermo.
Biografia
Nacque a Palermo in una famiglia di patrioti palermitani; suo fratello, canonico, fu l’oratore prescelto a tessere, nella cattedrale di Palermo, l’elogio funebre di Cavour.
Fu tra i giovani siciliani che nel 1848, guidati da Giuseppe La Masa, fecero parte del corpo di spedizione inviato in aiuto dei milanesi che si erano sollevati contro gli austriaci. Conservava come una reliquia la croce con cui Ugo Bassi volle fregiare i nuovi crociati.
Il 4 aprile 1860 partecipò all’insurrezione di Palermo contro i Borboni. Eludendo la vigilanza della polizia borbonica, attraversava di giorno come di notte la città con un carretto nel quale, nascoste da una certa quantità di generi alimentari del suo negozio, trasportava armi e munizioni per i congiurati.
Nel 1880 rinvenne casualmente in un mucchio di carta vecchia acquistata per il suo negozio, un trattato del teologo e pastore Luigi Desanctis, testo che fu il punto di partenza per la sua conversione al Vangelo; da quel momento in poi alla vocazione di fervente patriota unì quella di fervente cristiano. Gli fu affidata per parecchi anni la direzione del deposito di Sacre Scritture di Palazzo Cutò in via Maqueda; ricoperse l’incarico di anziano della Chiesa valdese di Palermo.
Fonti archivistiche
Archivio della Tavola Valdese (in ATV), Serie IX, cartella 729, Bottalla Salvatore.
Bibliografia
Necrologio in «L'Italia Evangelica», n. 51, 20 dicembre 1907.
R. Salvaggio, Vivere il Vangelo in minoranza. Breve storia dei valdesi a Palermo, Trapani, Il Pozzo di Giacobbe, 2005.
- A cura di Micael Sappé