Dal 2024 la Società di Studi Valdesi mette a disposizione un contributo in denaro (fino a 10.000 euro) per quanti volessero portare avanti dei progetti di ricerca sui temi di suo interesse; a rotazione, vengono finanziati progetti dedicati alle seguenti macro-aree:
1) storia valdese e alla storia della Riforma in Italia;
2) patrimonio culturale delle Valli Valdesi;
3) peculiarità naturalistiche dell’arco alpino occidentale.
Per il 2025, il Seggio della Società di Studi Valdesi ha deciso di dedicare il presente contributo a studi riguardanti le peculiarità naturalistiche dell’arco alpino occidentale (e delle Valli Valdesi in particolare) (3), ovvero: ? alla flora e alla fauna dell’area, con particolare attenzione alle specie endemiche; ? agli effetti che il cambiamento climatico ha sugli ecosistemi; ? alla geologia dell’area, con particolare riferimento alla sua interazione con le attività umane.
Il bando per il 2025 è stato vinto dal progetto presentato da Filippo Cravero, dedicato a Gli uccelli alpini come sentinelle del cambiamento ambientale nelle Valli Valdesi.
Sono inoltre stati valutati come ammissibili al finanziamento i seguenti progetti:
2) Stefano Bovero e Marco Favelli, Indagine sull’attuale stato di conservazione delle popolazioni di scazzone Cottus gobio, barbo canino Barbus caninus e gambero di fiume Austropotamobius pallipes nel bacino del Torrente Pellice con particolare riferimento alle problematiche indotte dai cambiamenti climatici.
3) William Benedetto, Studio sull'impatto del cambiamento climatico e della Chitridiomicosi sulla Salamandra di Lanza, endemismo delle Alpi Cozie, valutata in Pericolo Critico di estinzione dall'IUCN.
4) Cecilia De Sanctis, Uno scrigno di piccoli predatori.
5) Gabriele Vola, I materiali lapidei delle Valli valdesi.
6) Claudio Geymonat e Samuele Revel, Peculiarità naturalistiche dell’arco alpino occidentale: una fotografia del XXI secolo. Se, come e perché sono mutate le condizioni dell’ecosistema nelle Valli Valdesi.