Nel Settecento i valdesi consolidano la loro presenza in un regime di tolleranza segnato dalla discriminazione. Mentre le idee dei Lumi penetrano nelle Valli, molti di loro si spingono in Europa per studio, affari, avventura. Nel 1798 l’amministrazione francese proclama la libertà di culto e i valdesi possono accedere alle cariche pubbliche e di governo. Ma si tratta di una breve stagione. Con la Restaurazione tutto sembra tornare indietro, ma molti stranieri percorrono le Valli, mentre la diplomazia internazionale preme in difesa delle minoranze. Nel 1848 Carlo Alberto concede l’emancipazione a valdesi ed ebrei. Il Risorgimento italiano spinge i valdesi a scegliere se mantenere la propria orgogliosa identità o partecipare insieme ad altri alla costruzione della nuova Italia.