La storia della Biblioteca della Società di Studi Valdesi è legata fin dalle origini alle vicende della stessa Società. Prevista dal regolamento all’atto della fondazione, nel 1881, si formò nei primi anni grazie soprattutto a donazioni e lasciti dei soci e dei simpatizzanti, italiani e stranieri.
Fin dai primordi, inoltre, la Société d’Etudes Vaudoises intrecciò contatti e relazioni culturali con le più importanti società storiche, sia italiane sia europee, creando così un terreno fertile per lo scambio di volumi e delle rispettive pubblicazioni periodiche che andarono a incrementare, nel corso del tempo, il patrimonio bibliotecario insieme a importanti donazioni di fondi di provenienza famigliare e all’incremento degli acquisti.
Oggi la Biblioteca della Società di Studi Valdesi è una biblioteca specializzata che conta oltre 25.000 volumi tra monografie, opuscoli e annate di periodici. La maggior parte dei documenti sono catalogati e consultabili on line tramite il Servizio Bibliotecario Nazionale (SBN). Comprende opere di carattere storico e religioso inerente al mondo valdese e protestante, ai temi della Riforma e della storia religiosa dal Medioevo all'età contemporanea, in varie lingue, con una significativa rappresentanza di volumi antichi.
Accanto a fondi storici, di provenienza famigliare, vi è anche una ricca collezione di opuscoli, alcuni dei quali molto rari, documentazione dell’evangelismo italiano ottocentesco e una sezione di periodici che presenta più di 300 testate, di cui la metà circa attualmente in corso.
Dal 1989 la gestione della Biblioteca è stata affidata alla Fondazione Centro Culturale Valdese.