Riccardo Santi
Riccardo Santi (12 giugno 1871 – 1 febbraio 1961) pastore della Chiesa metodista episcopale, direttore di «Casa Materna» a Portici (Napoli).
Biografia
Nato a Bologna, era figlio di Buonafede e Luigina, una coppia di umili origini. Rimasto orfano di padre all'età di cinque anni, nell'estate del 1878 venne inviato dalla madre a Venezia per frequentare i corsi dell'Istituto Industriale Evangelico, fondato alcuni anni prima da Serafino Beruatto, evangelista dalla Chiesa Cristiana Libera. Dopo cinque anni di permanenza nell'istituto divenne apprendista in una tipografia del capoluogo veneto, continuando parallelamente gli studi. Avvicinatosi alla Chiesa metodista episcopale, all'età di ventuno anni si trasferì a Roma per frequentare la Scuola Teologica metodista. Consacrato pastore nel 1897, venne inviato per alcuni mesi prima a Foggia (1897) e poi a Bari (1897-1900).
Nel 1900 aveva sposato la giovane bolognese Ersilia Bragaglia, con la quale ebbe Luisa (1901), Emanuele (1904), pastore, Teofilo (1909) e Fabio (1911).
Dopo tre anni trascorsi a Palermo (1900-1903), venne inviato a Napoli dove sarebbe rimasto per diciassette anni. Nel corso della sua lunga permanenza nel capoluogo partenopeo Santi decise di occuparsi prevalentemente dei più poveri e degli emarginati. Profondamente colpiti dalle condizioni di miseria in cui versavano i quartieri più poveri del capoluogo campano, nel 1905 il pastore e la moglie iniziarono ad accogliere nella loro casa diversi orfani. Nel giro di pochi anni, la casa dei Santi accolse bambini e bambine non solo provenienti da Napoli ma anche dalla Sicilia e dalla Calabria. Circondati da un'atmosfera famigliare, gli orfani potevano crescere e migliorare la loro condizione, seguendo un metodo educativo in cui la disciplina e l'aiuto reciproco erano fondamentali.
Nel 1913 la Chiesa metodista episcopale sollecitò la coppia a cercare un locale più grande per accogliere nuovi ospiti. La sede prescelta fu uno stabile di quattro piani in Via dei Cimbri: il piano terra fu trasformato in cappella per le funzioni religiose mentre gli altri piani furono destinati agli orfani. Oltre all'acquisto dell'edificio, la coppia diede vita a un comitato in grado di aiutare e sostenere il loro lavoro. Il comitato venne chiamato “Comitato Casa Materna”, da cui deriverà il nome dell'istituto. Nel 1920 Santi venne inviato a Portici (Napoli) e allo stesso tempo Casa Materna fu trasferita in quella stessa località, nei locali di un'antica villa dell'aristocrazia partenopea.
Emeritato nel 1939, continuò insieme alla moglie a dirigere l'istituto, che di anno in anno iniziò a ospitare un sempre più crescente numero di ospiti. Rimasto vedovo 1957, continuò la sua opera a favore degli ultimi fino alla scomparsa, avvenuta a Napoli il 1 febbraio 1961.
Fonti archivistiche
Archivio della Chiesa Evangelica Italiana (in ATV), serie Corrispondenza, sottoserie Lettere personali, cartella 139, Santi Riccardo.
Archivio Storico delle Chiese Metodiste (in ATV), Serie VI, Sottoserie Pastori-evangelisti, cartella 307, Santi Riccardo.
Archivio Storico delle Chiese Metodiste (in ATV), Serie V, cartella 160, Casa Materna.
Bibliografia
M.Sbaffi, Ricordando il Pastore Riccardo Santi, in «Voce Metodista», n. 2, febbraio 1961.
C. Davey, Aggiungi due posti a tavola! Casa Materna, un'avventura sociale e di fede tra i bambini di Napoli, Torino, Claudiana, 1980.
F. Chiarini, Storia delle Chiese metodiste in Italia (1859-1915), Torino, Claudiana, pp. 107, 134.
G. Spini, Italia liberale e protestanti, Torino, Claudiana, 2002, pp. 82, 387.
- A cura di Luca Pilone