Jacques (di Jean Pierre) Brez
Jacques Brez (23 maggio 1771 – 26 luglio 1798), pastore, naturalista e storico valdese.
Biografia
Nacque a Torre Pellice dal notaio Jean Pierre e da Marie Elisabeth Renée Appia, figlia del pastore e moderatore Daniel.
Iniziò gli studi teologici a Losanna, occupandosi parallelamente di scienze naturali, in particolare nel campo dell’entomologia. Dal febbraio 1788 entrò in corrispondenza col naturalista svizzero Charles Bonnet, a cui cercò di avvicinarsi trasferendosi a Ginevra nell’estate dell’anno successivo.
A causa di divergenze con la Société de la bourse italienne, l’organo che copriva le spese degli studenti valdesi, iniziò l’attività dell’istitutore presso una famiglia olandese, proseguita dal 1790 a Utrecht. In questa città diede alle stampe alcuni scritti di storia naturale, mescolando le osservazioni biologiche con annotazioni di carattere politico; tale comportamento portò a un ulteriore allontanamento dai pastori ginevrini, garantendogli, però, un discreto favore nel contesto della Repubblica batava.
Nel corso della vita fu allievo della Société de sciences physiques di Losanna, membro della Société d’Histoire naturelle de Paris e della Société libre d'émulation de la Seine-Maritime di Rouen e segretario della società di scienze naturali di Utrecht.
Nel 1796, dopo la chiamata della chiesa di Middleburg, in Zelanda, fu consacrato pastore. Lo stesso anno pubblicò a Parigi le prime due parti di una Histoire des Vaudois, iniziata sin dal periodo di studio a Losanna, e rimasta incompiuta a causa della sua prematura morte, non ancora ventisettenne, nel 1798.
Il 17 novembre 1796 si era sposato con una ricca vedova olandese, Wilhelmine Cornélie Goltz, che diede alla luce Wilhelmine Jacquéline Elizabeth (1797-?).
Fonti archivistiche
Archivio della Società di Studi Valdesi (in ATV), Fondo Carte Famiglia Brez, fascicolo 3: Histoire des Vaudois ou habitants des Vallées occidentales du Piémont III partie.
Archivio della Tavola valdese, J. Jalla, Familles alliées aux Jalla. Suppléments aux souvenirs de mes ancètres, manoscritto, pp. 176-197.
Pubblicazioni principali
Observations entomologiques sur une larve de staphylin, «Mémoires de la Société de Sciences Physiques de Lausanne», III, 1790.
La flore des insectophiles précédée d'un discours sur l'utilité des insectes et de l'étude de l'insectologie, Utrecht, B. Wild et J. Altheer, 1791.
Voyages interéssans pour l’instruction et l’amusement de la jeunesse, selon le gout du recueil de Campe, Utrecht, B. Wild et J. Altheer, 1792.
Histoire des Vaudois, ou des habitans des vallées occidentales du Piémont, qui ont conservé le christianisme dans toute sa pureté, et à travers plus de trente persécutions, depuis le commencement de son existence jusqu’à nos jours, sans avoir participé à aucune réforme. Tome premier, Paris, Fuchs, 1796, 2 voll.
Bibliografia
T. J. Pons, Actes des synodes des églises vaudoises. 1692-1854, in «Bollettino della Società di Studi valdesi», n. 88, dicembre 1948, p. 291.
A. Armand Hugon, L’Illuminismo fra i Valdesi, in Studi di letteratura, storia e filosofia in onore di Bruno Revel, Firenze, Olschki, 1965.
F. Venturi, Un pastore valdese illuminista: Jacques Brez, «Bollettino della Società di Studi Valdesi», n. 120, dicembre 1966.
F. Chiarini, Sull'Histoire des Vaudois di Jacques Brez, «Clio: rivista trimestrale di studi storici», a. 21, n. 3, luglio-settembre 1985.
M. Baltieri, Dalla teologia naturale al tempo storico: la breve vita di Jacques Brez, «la beidana. cultura e storia nelle valli valdesi», n. 12, marzo 1990.
A. De Lange, Brez, Jacques (1771-1798), in Biografisch Lexicon voor de geschiedenis van het Nederlands Protestantisme, Kampen, Uitgeverij Kok, 1998, v. 4, pp. 57-58.
- A cura di Simone Baral e Sara Pasquet