Cyprien (di Daniel Isaac) Appia
Cyprien Appia (2 dicembre 1746 - ?), Commissario della Polizia di Pinerolo.
Biografia
Figlio del pastore Daniel Isaac e Marguerite Elisabeth Tufferd, tentò la carriera del padre andando a studiare in Svizzera. Nel 1767 venne però espulso dall’Accademia di Basilea, recandosi otto anni più tardi a Londra, dal pastore Jacob Bourdillon, quindi in Russia.
Nel 1784 se ne hanno tracce ad Amsterdam, dove soggiornò con la moglie Jeanne Rousseau e il primo figlio, Paul Charles; dopo la precoce morte di entrambi, fece però ritorno nelle valli valdesi, sposando a Pinerolo, nel 1790, Vittoria Stamberg. Lasciato nuovamente il Piemonte con la moglie, per alcuni anni viaggiò tra Ginevra e Parigi, dove venne in contatto con le idee rivoluzionarie che fece proprie, riportandole con sé a Pinerolo, nel 1797.
Nel 1801 divenne Commissario di polizia della Repubblica e Maggiore delle guardie municipale della Sottoprefettura di Pinerolo, all’epoca amministrata dall’ex-moderatore Pierre Geymet. Assieme a quest’ultimo fu tra i principali organizzatori della sociabilità cittadina animando il Circolo Sociale di Pinerolo e fondando la Société Théophilanthropique e la loggia massonica La Parfaite Amitié (1807).
Con la Restaurazione subì un arresto per le sue implicazioni col regime imperiale e morì a Pinerolo dopo il 1830.
Bibliografia
D. Jahier, Le Valli valdesi durante la Rivoluzione, la Repubblica e l'Impero francese (1789-1814), «Bollettino della Società di Studi Valdesi», nn. 52, 54, 60, 61, 62, 64, 65 e 66, settembre 1928 -settembre 1936.
B. Appia, Une famille vaudoise du Piémont du XIVe au XIXe siècle, «Bollettino della Società di Studi Valdesi», n. 127, giugno 1970.
A. Comba, I valdesi e la massoneria nel periodo francese, in G.P. Romagnani (a cura di), La Bibbia, la coccarda e il tricolore: I valdesi fra due Emancipazioni (1798-1848). Atti del XXXVII e del XXXVIII Convegno di studi sulla Riforma e sui movimenti religiosi in Italia (Torre Pellice, 31 agosto-2 settembre 1997 e 30 agosto - 1° settembre 1998), Torino, Claudiana, 2001.
- A cura di Simone Baral
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