Dizionario Biografico dei Protestanti in Italia

Umberto Emilio Postpischl

Umberto Emilio Postpischl (11 dicembre 1885 - 29 giugno 1937) pastore della Chiesa Metodista Episcopale, cappellano militare durante la Prima Guerra Mondiale.

Biografia

Nato a Venezia, era figlio di Oscar, un ufficiale di origine boema dell'esercito austro-ungarico di stanza in quella località.

Rimasto orfano di padre all'età di due anni, venne accolto presso l'Istituto Evangelico Industriale, fondato da Serafino Beruatto, pastore della Chiesa Cristiana Libera.

Divenuto intagliatore, lavorò per qualche tempo in Veneto prima di trasferirsi a Neuchâtel per intraprendere gli studi teologici. Ritornato in Italia, dal settembre del 1906 al novembre del 1908 venne inviato prima a Pistoia e in seguito a Palombaro (Chieti).

Trasferitosi nuovamente in Svizzera, si stabilì a Zurigo dove si occupò dei numerosi italiani presenti in quella città. Completati gli studi nel 1910, nel giugno di quello stesso anno venne destinato alla comunità di lingua italiana di Neuchâtel, compito in precedenza svolto dal pastore Daniele Contino.

Conclusa la sua esperienza all'estero, nel maggio del 1913 venne consacrato pastore e inviato ad Albanella (Salerno), incarico mantenuto fino al giugno del 1914.

Deciso a tornare ancora una volta in Svizzera, venne nuovamente inviato a Zurigo dove si occupò della locale comunità evangelica di lingua italiana.

Nel maggio del 1916 si sposò con la giovane Johanna Walder, con la quale ebbe Umberto Jr.

Richiamato alle armi in quello stesso anno, ritornò in Italia per arruolarsi in sanità a Bologna. Il 20 gennaio del 1918 venne nominato cappellano militare insieme ai pastori Carlo Maria Ferreri e Giuseppe La Scala. Nel febbraio di quello stesso anno venne inviato a Verona e assegnato alla I armata. L'esperienza al fronte fu però breve: accusato di aver intrattenuto rapporti di amicizia con uno svizzero di lingua tedesca, venne sollevato dal suo incarico e costretto a riprendere il suo servizio in sanità a Bologna. Al suo posto venne nominato Emilio Ravazzini, all'epoca pastore a Torino.

Alla fine della guerra fu pastore a Savona (1918-1920) e a Torino (1920-1924). Trasferito a Bologna nell'agosto del 1924, negli ultimi anni della sua vita si occupò della ristrutturazione del locale di culto di via del Carbone (oggi via G. Venezian), reinaugurato ufficialmente il 18 ottobre del 1931.

A causa della grave crisi finanziaria che colpì la Chiesa Metodista Episcopale durante gli anni Trenta del Novecento, nel 1935 venne licenziato insieme a molti altri pastori.

Morì a Bologna il 29 giugno del 1937.

Fonti archivistiche

Archivio Storico delle Chiese Metodiste (in ATV), Serie VI, Sottoserie Pastori - evangelisti, cartella 294, Postpischl Umberto.

Bibliografia

Umberto Postpischl, in «La Luce», n. 29, 21 luglio 1937.spazio
G. La Scala, Diario di guerra di un cappellano metodista durante la Prima Guerra Mondiale, a cura di G. Vicentini, Torino, Claudiana, 1996.spazio
G. Vicentini, Il cappellano metodista Giuseppe La Scala, 1918, in La spada e la croce. I cappellani italiani nelle due guerre mondiali, Atti del XXXIV convegno di studi sulla Riforma e i movimenti religiosi in Italia, Torre Pellice (28-30 agosto 1994), a cura di G. Rochat, Torre Pellice, Società di Studi Valdesi, 1995, pp. 191-195.spazio
E.M. Rüsch, «Conversation über das Eine, was not tut». Evangelisch-reformierte Italienerseelsorge im Kanton Zürich im 19. und 20. Jahrhundert, Zurigo, TVZ, 2010.

Immagini

  • A cura di Luca Pilone
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