Giovanni (di Thomas) Ribet
Giovanni (Jean Jacques) Ribet (25 maggio 1871 – 14 agosto 1916) maggiore di fanteria, medaglia d'oro al valor militare.
Biografia
Nato a Pomaretto, era figlio del possidente e sindaco Thomas e di Marguerite Pastre. Dopo aver frequenatato le locali Scuole valdesi, si iscrisse prima alla Scuola Latina e poi al Collegio valdese di Torre Pellice.
Completati gli studi nel 1890, decise di intraprendere la carriera militare. Dopo l'ammissione alla Scuola militare di Caserta, ottenne ben presto il grado di sottotenente, venendo arruolato nelle fila del 29° Reggimento di Fanteria. Trasferito in seguito prima a Savona e poi a Potenza, venne promosso al grado di capitano aiutante maggiore. Durante la sua permanenza in quest'ultima località, si avvicinò alla locale comunità evangelica della Chiesa metodista Wesleyana, guidata all'epoca dal pastore Emanuele Sbaffi.
Il 6 febbraio 1908 sposò la giovane Adeline Cougn, con la quale ebbe Nora (1908), Guido (1910), Gustavo (1912) e Margherita (1915).
Allo scoppio della Grande Guerra partecipò con la brigata Pisa alla prima battaglia dell'Isonzo (23 giugno-7 luglio 1915), ricevendo in seguito una medaglia d'argento per il coraggio dimostrato durante le operazioni sul Monte San Michele.
Promosso maggiore, guidò il suo reggimento durante la seconda battaglia dell'Isonzo (18 luglio-3 agosto 1915), dove ancora una volta si distinse per coraggio e sprezzo del pericolo, meritandosi per le sue azioni una medaglia d'argento e una di bronzo.
Nell'aprile dell'anno successivo partecipò agli attacchi contro il cosiddetto «Dente del Groviglio», una delle trincee più fortificate dell'esercito austro-ungarico, ottenendo una medaglia d'argento concessa sul campo dalle autorità militari. Dopo la conquista della città di Gorizia, tra il 6 e il 14 agosto prese parte all'attacco contro le trincee nemiche nei pressi di Lokvica (oggi Loquizza-Seghetti, frazione del comune di Merna-Castagnevizza in Slovenia).
Morì tragicamente in quella località il 14 agosto 1916. Nel giugno dell'anno successivo venne decorato con la medaglia d'oro al valor militare, a cui presto si andarono a aggiungere la Croce di guerra francese e la medaglia d'oro per anzianità di servizio.
Bibliografia
Necrologio in «Avvisatore Alpino», n. 34, 25 agosto 1916.
E. Comba, Caduti per la Patria. Il Maggiore Giovanni Ribet, in «La Luce», n. 39, 28 settembre 1916.
Le Major Jean Ribet, in «L'Écho des Vallées», n. 39, 29 settembre 1916.
P. Bresso, Un eroe, Il Maggiore Giovanni Ribet, Pinerolo, Tipografia Sociale, 1917.
Chiesa valdese. Albo d'onore ai suoi figli caduti per la Patria nella Grande Guerra MCMXV-MCMXVIII, Torre Pellice, Tipografia Alpina, 1921.
Immagini
- A cura di Luca Pilone