Ernesto Senarega
Ernesto Senarega (1883 – 14 gennaio 1911) prefetto dell'Istituto degli Artigianelli di Genova, divenuto protestante fu evangelista valdese.
Biografia
Di origine ligure, rimase orfano di entrambi i genitori in tenera età. Affidato alle cure di alcuni religiosi appartenenti alla congregazione dei Figli di Maria Immacolata, compì gli studi elementari e superiori presso l'Istituto degli Artigianelli di Genova, fondato da don Francesco Montebruno.
Nominato prefetto dell'istituto, mantenne l'incarico per sette anni. Amante dello studio e della letteratura, fin dalla giovinezza si dedicò alla lettura di molte opere a carattere teologico che ben presto fecero maturare in lui una profonda crisi spirituale.
Entrato in contatto con il pastore Arturo Muston, nel 1903 si convertì al protestantesimo, decidendo allo stesso tempo di iscriversi alla Facoltà valdese di Teologia di Firenze.
In qualità di candidato in teologia, nell'agosto del 1904 venne inviato a Orsara di Puglia (Foggia) in sostituzione temporanea di Eugenio Revel (di Teodoro), che stava compiendo il suo anno di prova in quella località. Nell'estate dell'anno successivo si occupò invece della comunità evangelica di Chieti, aiutando prima l'evangelista Paris Melani e poi il maestro evangelista Enrico Corsani a far fronte a una profonda crisi che stava lentamente mettendo a repentaglio le possibilità di sopravvivenza di quel piccolo nucleo evangelico.
Tornato per un breve periodo a Firenze, nel gennaio del 1906 venne inviato per tre mesi a Verona in sostituzione del pastore Pietro Chauvie, appena rimasto vedovo. Durante la sua permanenza in quella località si occupò con particolare attenzione della Scuola domenicale e delle attività dedicate ai più giovani, tenendo inoltre una lunga serie di conferenze a carattere scientifico e religioso presso la locale Società Operaia di Mutuo Soccorso.
Terminati gli studi teologici, nel settembre di quello stesso anno venne inviato dal Comitato di Evangelizzazione nuovamente a Orsara di Puglia e in seguito per due mesi a Siracusa, in sostituzione del pastore Giovanni Enrico Meille.
Nel 1907 venne trasferito a Roma, dove divenne coadiutore dei pastori Ernesto Comba e Luigi Marauda. A partire dall'ottobre di quell'anno venne destinato per la seconda volta a Chieti, con cura della piccola comunità di Ortona.
Conclusa l'esperienza in Abruzzo, nel gennaio del 1908 venne trasferito a Palermo per sostituire il pastore Luigi Rostagno, impegnato come collettore all'estero. Durante la sua permanenza in quella località strinse un profondo rapporto di amicizia con il colportore Gioacchino Arnao, impegnato da anni nella gestione dell'Oratorio cristiano evangelico, aperto nel 1886 nel rione delle Falde di Monte Pellegrino.
Nell'aprile di quello stesso anno venne inviato a Riesi, località in cui surrogò il pastore Giovanni Bertinatti e dove visitò periodicamente diverse località, tra cui Sommatino e Delia (Caltanissetta). Nel settembre del 1908 venne trasferito a Napoli, dove divenne coadiutore del pastore Giosuè Tron e dove si occupò di una vasta diaspora che comprendeva non solo diversi comuni campani come Capua (Caserta), San Potito Sannitico (Avellino), Ravello (Salerno) e Castelvenere (Benevento) ma anche località nel Lazio meridionale come Gaeta (Latina).
Nel 1910 venne trasferito nuovamente a Palermo dove tornò a lavorare a fianco di Luigi Rostagno, tenendo una lunga serie di incontri a carattere storico e religioso nei locali di Palazzo Curtò che riscossero un ottimo successo. Dotato di una vasta cultura, in quegli anni iniziò a collaborare con la Rivista Cristiana, fondata nel 1887 dal pastore Emilio Comba, scrivendo una serie di articoli dedicati al neospiritualismo e al cristianesimo esoterico.
Nell'ottobre del 1910 venne assegnato alla comunità valdese di Napoli, città dove morì improvvisamente il 14 gennaio 1911.
Fonti archivistiche
Archivio della Tavola valdese (in ATV), Serie IX, cartella 305, Senarega Ernesto.
Pubblicazioni principali
E. Senarega, Gesù di Nazareth nel pensiero degli Ebrei contemporanei, in «Rivista Cristiana», n. 4, apriole 1910.
E. Senarega, Del preteso cristianesimo esoterico, in «Rivista Cristiana», n. 7, luglio 1910.
E. Senarega, Le morali deficenze del neospiritualismo, in «Rivista Cristiana», n. 9, settembre 1910.
Bibliografia
A. Muston, Ernesto Senarega, in «La Luce», n. 3, 19 gennaio 1911.
G. Bertinat, Un fiore su la tomba di Ernesto Senarega, in «La Luce», n. 4, 26 gennaio 1911.
E. Ricciarelli, La «Rivista Cristiana», in «Bollettino della Società di Studi Valdesi», n. 178, giugno 1996, pp. 74-87.
Immagini
- A cura di Luca Pilone