Dora Melegari
Dora (Dorette Marie) Melegari (27 giugno 1849 – 31 luglio 1924) intellettuale e scrittrice.
Biografia
Nata a Losanna, era figlia di Marie Caroline Mandrot e di Luigi Amedeo, luogotenente di Giuseppe Mazzini all'epoca della Giovane Italia, divenuto in seguito parlamentare liberale, professore di diritto a Torino e ambasciatore italiano a Berna dal 1867 al 1881.
Cresciuta in un ambiente famigliare impregnato di religiosità romantica e di ideali patriottici, esordì nel mondo della letteratura nel 1881, pubblicando sotto lo pseudonimo di Forsan un romanzo intitolato Espiation. Perfettamente bilingue, nel corso della sua vita pubblicò numerose opere in lingua francese, tradotte da lei stessa in italiano.
Amante dell'arte e della letteratura, visse per quasi tutta la sua vita a Roma, pur soggiornando spesso in Francia e in Svizzera.
Entrata in contatto con Angelo De Gurnatis, dal 1887 al 1891 diresse la Revue internationale, periodico attento allo studio comparato delle religioni, recensendo romanzi e saggi con lo pseudonimo di Thomas Emery. Nel 1887 pubblicò in forma anonima le Lettres de Benjamin Constant à sa famille (poi edito nel 1895 come Journal intime de Benjamin Constant, et lettres à sa famille et à ses amis), nonché un saggio intitolato M. Taine et le livre du prince Napoléon.
Con De Gubernatis lavorò anche per l’Esposizione Beatrice di Firenze del 1890, evento che segnò l’inizio di un forte attivismo per la creazione di una cultura femminile.
Attenta alle questioni religiose e sociali, nel 1894 fondò a Roma con Giulio Salvadori e Antonietta Giacomelli l'Unione per il bene, nata per promuovere un rinnovamento morale della società. Composta da cenacoli cultural-religiosi e filantropici, l'associazione era interconfessionale ed aperta ad entembi i sessi.
Dal 1898 animò la Federazione italiana delle opere femminili, fondando con Elena French la federazione di Firenze e impegnandosi nella sezione lavoro e nel comitato esecutivo dell’Esposizione di arte e lavori femminili del 1902, per la quale scrisse un saggio che metteva a fuoco le caratteristiche della donna italiana. Ebbe inoltre un ruolo di primo piano nella fondazione del Consiglio nazionale delle donne italiane (CNDI) nel 1903 e nel suo primo congresso nazionale dell'aprile 1908, in cui fu vicepresidente e responsabile della sezione letteratura e arte.
Presiedette poi a lungo la sezione educazione-istruzione dello stesso CNDI, collaborando anche alla rivista Attività femminile sociale. Partecipò al comitato che preparava il secondo congresso nazionale delle donne italiane, svoltosi a Torino nel settembre del 1911.
Scrittrice poliedrica, nel 1900 pubblicò la sua opera più nota, Âmes dormantes (tradotta in in italiano come Il sonno delle anime o Il destarsi delle anime), nella quale coltivava un confronto fra le culture diverse (latina, anglosassone e slava), per tentare forme di sincretismo religioso.
Si cimentò anche nel lavoro storiografico, in particolare raccogliendo le memorie del periodo di cospirazione mazziniana del padre, in esilio dopo i moti parmensi del 1831. Praticò anche il genere del romanzo storico e del «romanzo parlamentare», pubblicando due volumi di una progettata trilogia sulle tre capitali d’Italia, Torino (La città forte, 1900), Firenze (La città del giglio, 1911) e Roma, continuando a pubblicare narrativa fino a tarda età.
Compose inoltre saggi dedicati all’osservazione dei comportamenti sociali, specialmente femminili, in cui si rivelò critica verso le filantrope poco caritatevoli, esaltando viceversa la solidarietà di sesso e l’amicizia fra donne come potente sostegno morale.
Nel 1919 emanò una circolare per invitare le federazioni del CNDI alla lotta contro l’analfabetismo femminile. Ricoprì anche la carica di presidente del Convitto nazionale in Roma. Fece parte nel maggio 1923 del comitato d’onore del IX congresso dell’Alleanza internazionale pro suffragio femminile.
Pubblicò inoltre diversi saggi e testi su riviste quali la Nuova Antologia, la Rassegna nazionale, l'Ora presente, la Revue chrétienne, la Revue de Paris e Coenobium. A quest'ultima testata, redatta da Giuseppe Rensi, collaborarono diverse personalità del mondo evangelico italiano come Enrico Bosio, Paolo Calvino, Enrico Meynier, Ugo Janni e Dexter G. Whittinghill.
Legata alla Chiesa Valdese fin dall'infanzia, durante gli anni trascorsi a Roma strinse un profondo rapporto di amicizia con i pastori Alessandro Simeoni e Paolo Bosio, iniziando allo stesso tempo a partecipare alle attività ecclesiastiche della comunità di via IV Novembre.
Gravemente malata, negli ultimi anni della sua vita trovò in Giovanni Rostagno un valido sostegno morale e spirituale.
Morì a Roma il 31 luglio del 1924.
Pubblicazioni principali
D. Melegari, Expiation, Parigi, Ollendorff, 1881.
D. Melegari, Dans la vieille rue, Parigi, Ollendorff, 1885.
D. Melegari, Kyrie Eleison, Parigi, Ollendorff, 1896.
D. Melegari, La città forte, Firenze, G. Barbera, 1900.
D. Melegari, La Giovine Italia e la Giovine Europa dal carteggio inedito di Giuseppe Mazzini a Luigi Amedeo Melegari, Milano, Fratelli Treves, 1906.
D. Melegari, La città del giglio, Milano, Fratelli Treves, 1911.
D. Melegari, Il destarsi delle anime, Milano, Fratelli Treves, 1915.
D. Melegari, Celle que nous aimions, Parigi, Payrot & C., 1920.
Bibliografia
Dora Melegari, in «La Luce», n. 30, 13 agosto 1924.
Necrologio in «L’Illustrazione italiana», n. 10, 1924.
F.M. Cecchini, Il femminismo cristiano. La questione femminile nella prima democrazia cristiana 1898-1912, Roma, 1979, pp. 83-92.
L. Bedeschi, Circoli modernizzanti a Roma a cavallo del secolo (con alcuni documenti inediti), in «Studi romani», XVIII, 1970, pp. 189-215.
M. De Giorgio, Le Italiane dall’Unità a oggi, Roma-Bari, Laterza, 1992.
I. Porciani, Les historiennes et le Risorgimento, in «Mélanges de l’École Française de Rome. Italie et Méditerranée», CXII, 2000, pp. 317-357.
G. Spini, Italia liberale e protestanti, Torino, Claudiana, 2002.
M. Palazzi, I. Porciani, Storiche di ieri e di oggi. Dalle autrici dell’Ottocento alle riviste di storia delle donne, Roma, Viella, 2004.
R. Fossati, Dora Melegari, in «Italiane. Dall’Unità d’Italia alla prima guerra mondiale», a cura di E. Roccella - L. Scaraffia, vol. I, Roma, 2004.
R. Fossati, Dora Melegari, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 73, Roma, Istituto della Enciclopedia Italiana, 2009, pp. 277-279.
- A cura di Luca Pilone