Daniele Contino
Daniele Samuele Contino (27 gennaio 1871 – ottobre 1925) pastore della Chiesa Cristiana Libera e in seguito della Chiesa Metodista Episcopale.
Biografia
Nato a Fara Novarese da una famiglia appartenente alla Chiesa Cristiana Libera, era figlio del pastore Innocenzo Contino e di Angela Caneva (? - 17 dicembre 1890).
Dopo aver frequentato il Collegio valdese a Torre Pellice, nel 1891 si trasferì a Lipsia per completare la sua formazione e per conseguire la laurea in teologia. Consacrato pastore nel 1897, venne inviato a Pontasserchio (1897), Firenze (1898), Palermo (1899), Bari (1900-1901) e Bologna (1902-1903).
Trasferito a Bassignana (Alessandria) a partire dall'ottobre del 1903, entrò ben presto in contrasto con Saverio Fera e con il Comitato di Evangelizzazione della Chiesa Cristiana Libera.
Licenziato nel 1904, fu assunto dalla Chiesa Metodista Episcopale nell'ottobre del 1905 grazie all'aiuto del pastore metodista Risorgi Carrari.
In quegli stessi anni intentò una causa legale contro Fera e la Chiesa Cristiana Libera, accusati di averlo licenziato senza una valida motivazione. Pur non ottenendo un risarcimento monetario, il pastore riuscì a far passare l'intera comunità evangelica di Bassignana alla Chiesa Metodista Episcopale.
Nell'agosto del 1906 sposò la giovane Ernesta Giuseppina Omodeo con la quale ebbe Giulio (1908), Ida (1909), Ernesto (1911) e Olga (1913).
Inviato come pastore a Montaldo Scarampi (Asti), nel 1907 venne trasferito a Neuchâtel al fine di prendersi cura dei numerosi emigranti italiani che lavoravano in quella città. Ritornato in Italia nel 1910, curò per due anni la comunità metodista di Livorno prima di essere trasferito nel 1912 a Sestri Ponente.
Negli anni della Prima guerra mondiale, fondò insieme ad un gruppo di volontari la Commissione di assistenza al soldato, istituzione creata per fare da tramite tra i soldati al fronte e le loro famiglie, soccorrendo i casi più bisognosi e fornendo doni e generi di prima necessità a quanti ne avessero fatto richiesta.
A partire dal 1916 venne nomitato vicepresidente del Comitato cittadino di assistenza civile, organismo fondato dal Prefetto di Sestri Ponente e guidato dal sindaco della città.
Parallelamente all'attività nel Comitato, Contino espresse più volte in maniera forte e chiara il suo netto rifiuto della guerra: nei suoi sermoni e nelle sue conferenze pubbliche si scagliò più volte contro il militarismo e la violenza, considerati come due veleni mortali in grado di stritolare ed annientare l'umanità.
Nominato Cavaliere della Corona d'Italia nel 1919, ricevette nello stesso anno la medaglia di bronzo per le attività svolte durante il periodo bellico.
Conclusa la sua esperienza in Liguria, a partire dal 1919 fu inviato a Firenze per poi essere nominato nel 1922 Sovraintendente del Distretto dell'Italia Meridionale della Chiesa Metodista episcopale.
Morì a Bari nell'ottobre del 1925.
Fonti archivistiche
Archivio Storico delle Chiese Metodiste (in ATV), Serie VI, Sottoserie Pastori - evangelisti, cartella 212, Contino Daniele Samuele.
Bibliografia
Daniele Contino, in «La Luce», n. 43, 28 ottobre 1925.
Necrologio in «Chiesa Metodista Episcopale, XLIII Sessione della Conferenza Annuale in Italia», Roma, 1926.
G. Spini, L'evangelo e il berretto frigio. Storia della Chiesa Cristiana Libera in Italia 1870-1904, Torino, Claudiana, 1971.
V. Benecchi, Guardare al passato, pensare al futuro. Figure del metodismo italiano, Torino, Claudiana, 2011, pp. 87-96.
Immagini
- A cura di Luca Pilone