Roberto Burattini
Roberto (Alberto) Burattini (20 marzo 1870 – ?), pastore della Chiesa Metodista Episcopale e della Chiesa Valdese.
Biografia
Nato a Gavinana, una frazione del comune di San Marcello Pistoiese (Pistoia), era figlio di Clemente e di Nucci Umiltà. Sposò Rosa (Marie Rose) Malan, sorella del professor Achille Malan e figlia del medico Joseph Guillaume Malan e di Caroline Anne Marie Agnés, con la quale ebbe cinque figli.
Nel 1898 entrò in contatto con la Chiesa Metodista Episcopale, diventando in seguito pastore a Venezia e a Bologna. A partire dal 1912 fu inoltre membro del Consiglio accademico e del Comitato degli Esami della Scuola teologica metodista.
A causa di profondi contrasti con i pastori Walling Clark e William Burt, nel 1917 lasciò la Chiesa Metodista Episcopale per passare alla Chiesa valdese.
Nel settembre di quello stesso anno fu inviato in prova a Brescia, in sostituzione del pastore Alessandro Simeoni. In quella località si occupò della locale Sala del Soldato e nel 1918 fu tra i fondatori della Società Cristiana della Gioventù. Ardente evangelista, visitò più volte diverse località del bresciano come Salò, Palazzolo sull'Oglio, Gottolengo e Chiari.
Nel novembre del 1919 venne inviato a Firenze, località in cui curò la comunità valdese di Via de' Serragli, in sostituzione di Giovanni Luzzi. Durante la sua permanenza nel capoluogo fiorentino collaborò con i pastori Enrico Meynier e Giovanni Rostagno.
Dotato di un carattere energico e poco incline al compromesso, entrò più volte in contrasto con il Consiglio di Chiesa della sua comunità e con Francesco Rostan, all'epoca capo del Distretto ecclesiastico. Logorato dalla situazione conflittuale, ben presto cadde in un profondo stato depressivo che lentamente minò la sua salute fisica, debilitandolo fortemente.
Conclusa l'esperienza a Firenze, nel settembre del 1921 fu in un primo momento destinato alla comunità di Reggio Calabria. Seccato per la nuova destinazione, nel novembre dello stesso anno ottenne non senza fatica il trasferimento a Susa, in sostituzione di Davide Forneron.
L'esperienza in Piemonte fu breve: minato troppo profondamente nel fisico e nello spirito, nell'aprile del 1922 rassegnò le dimissioni dalla Chiesa valdese e decise di trasferirsi negli Stati Uniti, lasciando la famiglia in Italia.
Giunto a New York il 26 maggio di quello stesso anno, in seguito si spostò a Boston dove conobbe la giovane vedova di origini italiane Nellina Valgolio e la piccola Violet, nata da una relazione precedente della donna.
Nell'autunno del 1930 i tre si trasferirono a Barre, nel Vermont dove Burattini visse con la sua nuova famiglia fino alla morte. Profondamente interessato alla realtà della comunità italiana residente a Barre, pubblicò due brevi testi in cui ricostruì la storia e le tradizioni di quel piccolo gruppo.
Fonti archivistiche
Archivio della Tavola Valdese (in ATV), Serie IX, cartella 375, Burattini Roberto.
Pubblicazioni principali
R. Burattini, Italians and Italo-Americans in Vermont, Barre, 1931.
R. Burattini, Survey of Italian newspapers published in Barre, Vermont, Barre, 1936.
- A cura di Luca Pilone