Francesco Lagomarsino

Biografia

Nato a Mezzano Inferiore, era garzone di un bilanciaio convertitosi all'Evangelo nelle Chiese libere; fu chiamato da Piero Guicciardini nel 1856 a divenire evangelista nell'alessandrino, dove fu collaboratore di Teodorico Pietrocola Rossetti. Venne incarcerato e processato nel 1857 assieme a Camillo Minetti e Bonaventura Mazzarella per proselitismo. A tale motivo scrisse una difesa della sua fede su «L'Avvisatore alessandrino» del 1857, in cui appare evidente la sua progressiva crescita anche culturale.

Nel 1868 diede vita a un giornale, «Il Risveglio», mentre ormai era passato a occuparsi della comunità di Milano. Avvicinatosi progressivamente alle posizioni di Alessandro Gavazzi, manifestando la necessità di una maggiore organizzazione in senso presbiteriano delle Chiese libere anche per poter garantire il sostentamento degli "operai", passò dunque alla Chiesa Cristiana Libera, della cui vita fu tra i protagonisti, contribuendo anche con articoli su «Il Piccolo Messaggere».

Fu successivamente pastore a Napoli. Allo scioglimento della Chiesa Cristiana Libera, che aveva assunto la denominazione di Chiesa Evangelica Italiana passò, ormai emerito, alla Chiesa Metodista Wesleyana.

Fonti archivistiche

Archivio della Chiesa Evangelica Italiana (in ATV), Serie Corrispondenza, Sottoserie Lettere Personali, cartella 101, Lagomarsino Francesco.

Bibliografia

G. Malapelle, La morte di Francesco Lagomarsino, in «L'Evangelista», n.11, 1909.
G. Spini, L'Evangelo e il berretto frigio. Storia della Chiesa Cristiana Libera in Italia (1870-1904), Torino, Claudiana, 1971.
D.Maselli, Tra Risveglio e millennio. Storia delle Chiese Cristiane dei Fratelli 1836-1886, Torino, Claudiana, 1974.

• A cura di Simone Maghenzani

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