Pier Enrico Jahier
Pier Enrico Jahier (5 aprile 1850 – 8 novembre 1897) pastore battista.
Biografia
Nato a San Germano Chisone, in una famiglia di contadini, il padre Jean Daniel morì un mese dopo la sua nascita e perse la madre Marthe Vinçon all'età di due anni.
All'inizio degli anni Settanta dell'Ottocento si trasferì a Firenze dove, grazie all'aiuto della sorella maggiore Elisa Jahier, governante del conte Piero Guicciardini, ottenne il posto di aiuto bibliotecario accanto a Teodorico Pietrocola Rossetti per il riordino della biblioteca guicciardiniana.
Vicino agli ambienti delle Chiese Libere, frequentando la comunità di via della Vigna Vecchia a Firenze conobbe la moglie Giuseppina Danti, la quale, diplomata alla Scuola Normale magistrale della città, era di famiglia cattolica, ma convertita; con lei ebbe sei figli: lo scrittore Piero Jahier (nato a Genova nel 1884), Ada, Enrico, Livia, Giovanni e Gino.
Il conte Guicciardini, che lo considerava un figlio spirituale, lo spinse a diventare pastore, ma consapevole delle difficoltà della sua Chiesa, nel 1873 lo indirizzò all'opera evangelica nella Chiesa Cristiana Apostolica fondata dal missionario battista inglese James Wall sotto gli auspici della Baptist Missionary Society. Negli anni successivi mantenne vivi i legami di collaborazione tra le due denominazioni, continuando a partecipare come invitato alle attività della Chiesa Cristiana Libera anche quando i rapporti istituzionali si allentarono.
La prima sede pastorale di Pier Enrico Jahier fu Cava dei Tirreni, dove nel 1874 ebbe una controversia con il reverendo Stefano Apicella, e nel 1876 fu trasferito a Napoli, dove ebbe per un priodo la collaborazione di Teodorico Pietrocola Rossetti. Nel 1879-1880 fu a Firenze e in quell'anno fu trasferito a Genova, durante l'epidemia di colera, come coadiutore del pastore Robert Walker, dove restò fino al 1885. Tornò a Genova per un secondo periodo di ministero tra il novembre del 1887 e l'ottobre del 1890, quando fu trasferito a Torino per tre anni di lavoro accanto al pastore John Landels, anche per iniziare un'opera di evangelizzazione in Val di Susa con base a Meana, dove l'opera fu continuata da Giovanni Battista Scrajber.
Nel 1889 partecipò alla seconda assemblea dell'Unione Cristiana Apostolica Battista, tenutasi a Roma.
Tornò a Firenze come pastore della Chiesa battista di Borgo Ognissanti nel 1896. Non riuscendo a superare difficoltà personali e familiari, l'8 novembre 1897, all'età di quarantasei anni, si suicidò; fu sepolto nel cimitero evangelico "degli Allori".
Bibliografia
P.-E. Jahier, in «L'Italia Evangelica», a. XVII, n. 46, 13 novembre 1897.
D. Maselli, Tra risveglio e millennio. Storia delle chiese cristiane dei Fratelli 1836-1886, Torino, Claudiana, 1974, p. 262.
D. Maselli, Storia dei battisti italiani 1873-1923, Torino, Claudiana, 2003, pp. 54-55; 92-93.
D. Dalmas, Piero Jahier: uno scrittore protestante?, Torino, Claudiana, 2005.
- A cura di Gabriella Ballesio